Il nipote di Lucio Battisti contro lo speciale di Rai1: “È stato reso un servizio pessimo”
Il nipote di Lucio Battisti contesta la Rai e il programma Tv di Enrico Ruggeri e Bianca Guaccero dedicato a suo zio, Una storia da cantare. In un'intervista rilasciata al settimanale Chi, Andrea Barbacane, figlio di Albarita Battisti, sorella del cantautore, ha fatto a pezzi senza mezzi termini lo spettacolo andato in scena sabato 30 novembre, in prima serata su Rai1: ”È stato reso un servizio pessimo da cantanti come Ruggeri, Morgan. Arisa. Mi stupisce che Mogol fosse presente e li abbia ringraziati. Rispetto a Dieci ragazze cantata da Ruggeri sono molto meglio le canzoni dello Zecchino d’Oro”. Il riferimento è alla presenza in studio per tutta la puntata di Giulio Mogol, storico paroliere delle più celebri canzoni di Battisti.
Il caso di Una storia da cantare
Un'affermazione che probabilmente riceverà qualche risposta, ma che va naturalmente letta nell'ottica dell'operazione di lancio del libro di Barbacane, "Il grande inganno (Quel gran genio di mio zio e quello che non è stato detto su Lucio Battisti)", in uscita in queste settimane. Una cosa è certa, ovvero che le tre serate di Una Storia da Cantare non sono passate inosservate, soprattutto per le critiche indirizzate al programma condotto da Enrico Ruggeri e Bianca Guaccero. Un'operazione complessa sin dal suo annuncio, visto che si prendeva la responsabilità di offrire tre prime serate che rappresentassero racconti organici di tre cantautori simbolo della storia della musica italiana, De André, Dalla e Battisti, che tuttavia, proprio per la loro grandezza, hanno avuto una storia complessa, stratificata, tutt'altro che lineare e dunque controversa.
Battisti disponibile in streaming da settembre 2019
La percezione pubblica di Battisti ha subito una svolta fondamentale negli ultimi mesi, ovvero dal 29 settembre 2019 quando sono stati resi disponibili sulle piattaforme di streaming musicale alcuni tra i brani nati dalla collaborazione tra Battisti e Mogol (esclusi, invece, quelli del periodo Panella). Prima, come noto, l'accesso alla musica di Battisti per le nuove generazioni era stata sempre difficoltosa, proprio per i problemi legati alla cessione dei diritti.