Il Moige contro Lino Banfi: “Lo spot con ‘Porca putten*’ è volgare”
Lo spot sulla Serie A di TimVision con protagonista Lino Banfi scatena la reazione del Moige (Movimento Italiano Genitori). L'attore pugliese torna a interpretarvi uno dei suoi personaggi più iconici, vale a dire Oronzo Canà, il protagonista del film di culto L’allenatore nel pallone. L'espressione tipica del suo eroe, "Porca putten*", viene però ritenuta troppo volgare per una pubblicità televisiva e "Rende sgradito lo spot alle famiglie e ai minori".
La nota del Moige
"Sembra infatti", dice il comunicato dell'associazione, "che, affinché lo spettatore a casa non si annoi, sia necessario ravvivare l’interesse con qualcosa che possa scandalizzare o almeno catturare Il pubblico. Una soluzione antiquata e sulla lunga controproducente per le stesse aziende, associate a riferimenti trash nell’immaginario dei clienti, che consigliamo fortemente di non reiterare. In una TV già subissata da contenuti volgari e inadatti ai minori, non si sente davvero bisogno di un ulteriore dose di cattivo gusto e volgarità: e non è possibile derubricare un’esclamazione del genere trasformandola in un motto di spirito o in una forma ironica, giocando magari sul personaggio – amatissimo – di Oronzo Canà. Le parole sono importanti, diceva Nanni Moretti, e in questo caso le parole scelte per lo spot di TimVision appaiono chiarissime e assolutamente non fraintendibili".
L'espressione di Bandi citata agli Europei
Elisabetta Scala, vicepresidente e responsabile del Moige, precisa che le aziende "devono trovare altre strade per coinvolgere il pubblico, evitando di scadere nella trivialità più assoluta, considerando anche che gli spot sono mandati in onda in fascia protetta e che una buona parte del pubblico è composta da famiglie e minori". Da notare che l'espressione in questione è tornata in auge di recente perché usata anche dai calciatori italiani agli ultimi Europei, proprio in citazione del film di Sergio Martino del 1984. E Banfi ci ha scherzato su, autoproclamandosi il protettore della Nazionale: "Chiamatemi Lino di Mameli”.