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Il mistero di Fiorello e Roberto Benigni, magicamente spariti dai progetti della Rai

A differenza degli anni scorsi, in cui a turno Fiorello e Roberto Benigni si sono ritrovati ad essere nomi di richiamo, spesso utilizzati dalla Rai per rendere più appetibile la propria proposta, quest’anno il servizio pubblico non ha menzionato i due artisti durante la presentazione dei palinsesti Rai. Come mai?
A cura di Andrea Parrella
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La presentazione dei palinsesti Rai ha tracciato i sentieri della prossima stagione autunnale per le reti del servizio pubblico. Poche le sorprese eclatanti, perché a far discutere e parlare delle prospettive per la prossima stagione Rai ci avevano pensato le indiscrezioni dei giorni scorsi e le voci nei corridoi di viale Mazzini. Ma in effetti un piccolo caso in Rai questa mattina si è creato. All'appello mancavano due nomi di spicco, sempre al centro di indiscrezioni riguardanti un possibile ritorno in Rai. Si tratta di fuoriclasse del panorama artistico italiano che sono sempre stati al centro dei desideri di direttori generali e direttori di rete: Fiorello e Roberto Benigni.

Nessuno dei due è stato nominato nell'ambito della presentazione dei progetti per la prossima stagione e i giornalisti in sala non hanno potuto fare a meno di interrogarsi rispetto a questa coincidenza, con risposte che sono state laconiche e piuttosto reticenti. A cominciare da Fiorello, che dopo l'ospitata a Sanremo dello scorso febbraio, sembrava destinato ad entrare ufficialmente nei piani di Rai1. Non a caso, in un'intervista di pochi giorni fa, il direttore Angelo Teodoli non aveva fatto mistero di una trattativa avanzata, ipotizzando proprio per il prossimo autunno lo show in prima serata del comico siciliano. Mario Orfeo, che pure ha un rapporto di forte vicinanza con Fiorello e si è speso sin dall'inizio della sua avventura alla direzione generale per riportarlo in Rai, si è tenuto cauto:

"Fiorello è una sorpresa come sempre, quando è venuto a Sanremo lo abbiamo deciso due giorni prima, quindi chi vivrà vedrà".

Discorso diverso, invece, quello che riguarda Benigni. Stranamente l'attore toscano, che più volte in passato era stato menzionato in accostamento alla Rai, quest'anno non rientrava nella rosa dei nomi papabili per uno spazio televisivo. Il nome di Benigni era però emerso in occasione della presentazione dei palinsesti dello scorso anno e le domande della stampa sono state orientate proprio a capire perché non se ne fosse fatto più nulla. A rispondere è stato ancora Orfeo: "Io dissi che avremmo accolto Benigni quando avrebbe voluto lui. Evidentemente non ha ancora trovato la strada per venire da noi". 

Si tratta di una coincidenza indubbiamente particolare. E non perché Rosario Fiorello e Roberto Benigni siano imprescindibili per il servizio pubblico, ma perché negli ultimi anni sono stati entrambi dei nomi di richiamo, spesso utilizzati come strumenti propagandistici per rendere più appetibili i progetti dell'azienda. Il fatto che quest'anno non sia accaduto potrebbe essere letto come dato positivo, sintomatico di una Rai capace di affrancarsi dalla necessità di fare costantemente riferimento ai personaggi altisonanti e agli eventi per essere credibile.

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