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Il manager di Bruno Arena: “L’assenza di peggioramenti aumenta le speranze”

Massimo Zoli, manager di Bruno Arena, ha raccontato il terribile momento del malore di Bruno Arena durante le prove di Zelig e ha espresso la sua positività in merito all’assenza di peggioramenti clinici dal giorno del ricovero.
A cura di Eleonora D'Amore
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Arriva da Massimo Zoli la testimonianza shock della sera in cui Bruno Arena fu colpito da un'emorragia celebrale, che ancora oggi lo tiene in vita attaccato ad una macchina. Parole accorate, piene di dolore e di speranza, arrivano dal profilo Ridens Management di Facebook, attraverso il quale il manager de I fichi d'India riesce a comunicare con i loro fan tutti i giorni. Era la sera delle registrazioni del programma comico Zelig al Pala3 di Milano, al quale Bruno avrebbe partecipato insieme all'amico e collega di sempre Massimiliano Cavallari, quando all'improvviso è scattato l'allarme vedendolo accasciarsi al suolo:

 Il 17 gennaio ero con Bruno e Max ad attenderli sotto il palco di Zelig quando invece Bruno si è sentito male e da quel palco non è riuscito a scendere: da quella sera le giornate si sono fatte più lunghe nell'attesa di una buona notizia che potesse spazzare via i brutti pensieri che a volte si annidano nella mia testa. Il primo pensiero della mattina e l'ultimo della sera vanno sempre a Bruno e soltanto gli innumerevoli impegni quotidiani distolgono un po' la mia attenzione da lui durante le giornate.

In merito alle sue condizioni di salute si dice speranzoso e attento ad ogni minimo miglioramento, o meglio ad ogni mancato accenno di peggioramento:

Le sue condizioni continuano ad essere stabili anche se i medici ancora non si sbilanciano in previsioni di nessun tipo, le dosi dei medicinali stanno diminuendo giorno dopo giorno e i parametri rimangono nella norma, ma solo al suo risveglio i medici potranno valutare le reali condizioni e le eventuali conseguenze relative all'ematoma. E' chiaro che ogni giorno che passa senza peggioramenti aumenta le speranze di una guarigione senza troppi traumi ma ancora i medici non possono sciogliere la prognosi e dichiarare Bruno fuori pericolo.

L'ultimo pensiero ovviamente va alla famiglia di Bruno e a tutti i familiari, che hanno dimostrato cosa significa essere una famiglia unita soprattutto in una circostanza delicata come questa:

Un ultimo ma non meno importante pensiero voglio oggi dedicarlo a Rosi, Gianluca, Lorenzo e a tutta i famigliari di Bruno che ho avuto modo di conoscere meglio in questa circostanza. Ho scoperto una famiglia forte, unita e di grandi valori umani. Proprio a nome di Rosi vi chiedo di continuare a sperare e pregare per Bruno, perchè sono convinto che tutta questa energia positiva che gli arriva possa veramente aiutarlo a guarire.

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