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Il figlio di Tiziana Ferrario positivo al Coronavirus: “Atleta di 29 anni, gli ha stravolto la vita”

La giornalista Tiziana Ferrario, ex volto del TG1, racconta come il Coronavirus ha stravolto la vita del figlio, atleta e ingegnere 29enne. “Come la gran parte dei giovani è probabile che pensasse di essere invincibile” racconta, poi i primi sintomi e il tampone che ha confermato la positività al virus: “La sua esistenza è stata stravolta nel giro di pochi giorni”.
A cura di Stefania Rocco
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Tiziana Ferrario, giornalista ed ex volto del Tg1, racconta al Corriere quanto sta accadendo al figlio, atleta e ingegnere 29enne risultato positivo al Coronavirus. La sua è una testimonianza che si rivolge soprattutto ai giovani, a chi si sente intoccabile, avendo maturato l’idea che il virus colpisca e stravolga solo le vite di ha abbondantemente superato i 30 anni. La storia del figlio della giornalista, storica conduttrice del tg della prima rete Rai, così come quelle di centinaia di altri giovani, dimostra che così non è. “Vi voglio raccontare una storia che mi tormenta da giorni. È la storia di un ragazzo di 29 anni con un fisico perfetto, che ho visto lo scorso 23 febbraio correre i 1.500 metri ai Campionati italiani indoor di atletica ad Ancona” scrive Tiziana, ripercorrendo le settimane che il figlio aveva dedicato ad allenarsi in Kenya per arrivare pronto alla competizione, fisicamente preparato, forte. Il soggetto più lontano possibile dallo stereotipo di un potenziale bersaglio:

Seguito da un nutrizionista aveva cambiato la sua alimentazione e insieme al suo allenatore aveva cambiato la sua preparazione. Ce l’aveva messa tutta e aveva trascorso persino un mese sull’altopiano di Iten, in Kenya, dove si formano i campioni della corsa, per migliorare le sue prestazioni e poter arrivare più preparato alla sfida con i grandi dell’atletica nazionale. Due allenamenti al giorno a 2.400 metri di altezza insieme ad atleti da tutto il mondo: a letto alle 21, in piedi all’alba.

Il rientro a Milano e il tampone

Poi la gara disputata ad Ancona e il rientro a Milano dov’è cominciato il suo calvario. Il lavoro, gli spostamenti in metropolitana, e poi la febbre insistente che lo aveva spinto a cercare supporto medico: “Dallo scorso martedì questo giovane ha iniziato ad aver febbre a 38, tosse e mal di gola. Da venerdì, dopo ogni colpo di tosse, anche un po’ di sangue. Ogni volta che ha contattato il medico gli è stato risposto di prendere la Tachipirina e lui lo ha fatto, ma la sua salute non è migliorata ed è andato al pronto soccorso. Una lastra ha individuato un inizio di polmonite, un tampone la positività al coronavirus”.

Il figlio di Tiziana Ferrario vive in isolamento

È giovane, un atleta fisicamente preparato ma nulla è servito a metterlo al riparo dall’infezione. Adesso vive in isolamento, non sa ancora bene dove abbia contratto il virus, a testimonianza di quanto possa essere subdola la lotta contro un nemico che non si vede: “La sua esistenza è stata stravolta nel giro di pochi giorni. Niente più allenamenti, niente più amici, niente più lavoro, ma solo una stanza isolata con un vetro dove medici e infermieri eroici entrano superprotetti per curarlo”.

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