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Il dramma di Luciana Turina: “Ho pensato al suicidio”

La cantante, attrice e conduttrice, ospite a Domenica In, ha raccontato delle condizioni economiche in cui versa attualmente, dimenticata del tutto dal mondo della cultura e dello spettacolo: “Prendo 503 euro di pensione al mese, che diventano 613 quando è intera”. In suo soccorso arriva Maurizio Costanzo, che chiede aiuto allo Stato.
A cura di A. P.
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Il modello della tv del dolore, moderatamente tenuto a bada in Rai, almeno dal punto di vista dell'apparenza, sembra essere definitivamente sdoganato durante la domenica televisiva. Se infatti ci eravamo abituati a vedere inscenati racconti di drammi personali da parte di personaggi famosi e non solo, o meglio principalmente sulle reti Mediaset, a Domenica In,  due settimane fa luogo virtuale di scontro tra Mara Venier e Paola Perego, oggi pomeriggio, è andato in onda un segmento dedicato ad una nota cantante e attrice di un tempo, Luciana Turina, che ha raccontato a Sottile e Perego delle sue difficoltà economiche recenti, oltre che del dramma di essere stata del tutto dimenticata e sentirsi abbandonata. Una vicenda che, nel suo dispiegarsi, è parsa non troppo dissimile a quella di molti personaggi del mondo dello spettacolo che, negli scorsi anni, abbiamo visto vittime di un destino  infelice.

Il momento televisivo della Turina è stato un continuo alternarsi di momenti di nostalgico ricordo ad attimi di chiara tristezza, sfociati in pianti palesi. Si è aperto con la caduta, proprio al momento dell'ingresso in studio, che l'attrice ha anche ricordato durante il suo racconto. Ha narrato di essere stata innamorata di Maurizio Costanzo senza averlo mai confessato, anche perché entrambi, al tempo, erano "troppo ingombranti", come dice lei. Poi il racconto si sposta sulla sua situazione attuale, ed è qui che si apre la parentesi tragica e meno piacevole:

Prendo 503 euro di pensione al mese, che diventano 613 quando è intera. Io non emetto più fattura. Quella di oggi è la prima che emetto dal mille… No, aspetta. Ho fatto una rubrica con la Rai nel 2012. Ne ho fatte tre-quattro puntate. E' da quando sono andata via nel 2009, 6-7 anni. Non vivo, se non ci fosse il mio compagno sarei morta. Io, se son qua e mi son pagata il biglietto, è perché il fratello del mio compagno ha aspettato a pagare l'affitto e mi ha dato i soldi della nave. Un amico di Roma mi ha messo qualcosa sulla poste-paye per fortuna, se no non posso tornare a Palermo. La Rai mi ha trattato bene, se mi richiamasse ancora…

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La Turina ha proseguito descrivendo la situazione in cui versa oggi e l'assoluta mancanza di possibilità, anche di avere spazio in Rai, che ha elogiato più volte come l'azienda che rappresenta il paese in tutto e per tutto. Chiamato in causa in modo indiretto, non poteva non intervenire Maurizio Costanzo, che oltre a scherzare sull'amore nei suoi confronti, ha anche ricordato del fondo statale a sostegno dei personaggi che hanno avuto un ruolo importante nell'arte e la cultura italiana, ovvero la legge Bacchelli:

Non lo sapevo di questo esile amore di gioventù per me. Detto questo volevo dire a Luciana che il Direttore di Rai1, Giancarlo Leone, era qui proprio mentre provavi. E poi, siccome io ho scoperto che hai ancora una voce straordinaria, mi chiedo perché gli organizzatori di serate non ti invitino. All'estero, in Francia, personalità artistiche come la tua vengono quasi mantenute dallo Stato, dai noi vengono sostanzialmente ignorate da tutti. Ricordo che esiste il Bacchelli, un'assistenza mensile che lo Stato dà. Chi dovesse ascoltarci dalle zone di Palazzo Chigi farà una cosa giusta e forse ogni tanto di cose giuste ce n'è bisogno

Luciana Turina: attrice, cantante e conduttrice

La carriera artistica di Luciana Taurina l'ha vista esibirsi nel ruolo di cantante, conduttrice e attrice. Se per quel che riguarda il primo ha partecipato a Sanremo ed anche a Castrocaro, ciò che l'ha resa davvero celebre è il percorso da attrice, con la partecipazione a una trentina di lungometraggi da caratterista, grazie anche al fisico possente; ha girato anche alcuni film dicommedia erotica all'italiana. Rilevante inoltre il suo contributo come personaggio televisivo, grazie alla partecipazione ai varietà Rai Settimo anno del 1978, insieme a Lando Buzzanca ed Ivana Monti, Che Patatrac (1982) di Gianni Boncompagni con Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, o ancora nel 1988 in Aperto per ferie, insieme a Michele Mirabella.

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