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Il dolore di Eleonora Daniele per la morte del fratello: “Non la supero, era come un figlio per me”

Nella puntata di ‘Storie italiane’, trasmessa martedì 15 ottobre, Eleonora Daniele ha ricordato Luigi, il fratello morto quattro anni fa. La conduttrice ha spiegato di non riuscire a farsene una ragione. Lo considerava un figlio. Lory Del Santo ha provato a consigliarle come tentare di affrontare il dolore.
A cura di Daniela Seclì
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Eleonora Daniele è tornata a parlare della morte del fratello Luigi, scomparso quattro anni fa all'età di 44 anni. La sua assenza ha causato un dolore che negli anni non si è mai alleviato. La conduttrice di ‘Storie Italiane‘ lo ha confidato a Lory Del Santo nel corso della puntata trasmessa martedì 15 ottobre. La Daniele, colpita dal coraggio della showgirl nel riuscire a continuare ad affrontare la vita, nonostante abbia perso due figli, ha commentato:

"Io ho avuto un lutto. Mio fratello è morto quattro anni fa. Ogni giorno che passa, dentro di me c'è qualcosa che io non supero. Non riesco a farmene una ragione. Mio fratello era come un figlio per me. Quando ascolto queste tue parole, mi faccio forza. Ti ringrazio".

Non si conoscono le cause della morte di Luigi

Luigi era autistico. Due anni fa, ospite del ‘Maurizio Costanzo Show', Eleonora Daniele dichiarò che la morte del fratello era avvenuta all'improvviso: "È morto di una morte improvvisa, in istituto. Ancora adesso non sappiamo esattamente quale sia il motivo clinico della morte. L'autismo è un tema di cui mi occupo tantissimo. Ed esprimo grande vicinanza a tutte le famiglie e a tutti i ragazzi autistici, che in Italia sono tanti".

Il consiglio di Lory Del Santo

Lory Del Santo, allora, ha parlato a Eleonora Daniele del suo modo di affrontare il dolore. Immagina le tragedie che capitano nella vita, come una sorta di caduta da una montagna rocciosa. Tutto ciò che conta, è riuscire a trovare una roccia sporgente a cui appigliarsi prima di precipitare nel burrone:

"Fai conto che stai scalando una montagna rocciosa a mani nude. Tu sali, sali, sali. A un certo punto perdi il contatto e precipiti. Mentre precipiti cerchi di aggrapparti ad altre rocce per tentare di salvarti. La soluzione è questa. Pensare che si sta cadendo ma ci potrà essere un'altra roccia che ti salva. Tu ti aggrappi e prima di arrivare nel burrone, ti sei salvato. Questa è la cosa fondamentale sempre. Non deve mai esserci una fine a questa speranza che mentre cadi riesci ad aggrapparti a qualcosa. Con questa immagine riesci a farcela".

Eleonora Daniele le ha chiesto se la roccia a cui aggrapparsi sia la fede. La showgirl, però, ha replicato che non esiste una ‘roccia' che sia uguale per tutti. Ognuno ha l'antidoto personale al dolore, l'importante è che non risieda nell'assunzione eccessiva di farmaci:

"La roccia per ogni persona è una cosa diversa. Ognuno deve trovare quale sia questa roccia. Dipende da quale montagna si sta precipitando. Si può cadere anche dalle colline e ci si fa male ugualmente. L'unica cosa che vorrei dire è che molte persone sono deboli e appena cade qualcosa nella loro vita, si aggrappano ai medicinali pensando di lenire il dolore. Questo è un errore gravissimo. Così, si risolve solo per un attimo. Non ne esci più, è un tunnel più grande del dolore. Se si comprende, invece, che la vita è un percorso in cui bisogna superare tutti gli ostacoli e andare avanti, se ne può uscire".

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