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Pamela Prati e il caso Mark Caltagirone

Il direttore dei contenuti Mediaset: “Stiamo cercando Mark Caltagirone, gli faremo un contratto”

“Troveremo Mark Caltagirone. Lo metteremo sotto contratto per 4 anni e lo faremo sposare”: Alessandro Salem, direttore dei contenuti Mediaset, commenta l’indotto che la figura dell’inesistente sposo di Pamela Prati ha regalato ad alcuni dei programmi della rete. Una provocazione, è chiaro, che però conferma l’apporto contenutistico che questa incredibile storia ha saputo regalare alla televisione.
A cura di Stefania Rocco
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Lo stiamo cercando e le assicuro che dopo averlo trovato gli faremo un contratto blindato di almeno quattro anni. Lo faremo pure sposare”: così Alessandro Salem, direttore dei contenuti Mediaset, commenta l’apporto che la figura di Mark Caltagirone, l'inesistente sposo di Pamela Prati ha saputo regalare ad alcune trasmissioni televisive. Nel corso di un’intervista al fatto quotidiano, Salem non nasconde un sorriso nel commentare l’incredibile vicenda che ha tenuto banco in tv e sui giornali nel corso degli ultimi due mesi. È una provocazione, è chiaro, che però conferma quanto la figura di questo uomo di fantasia abbia fatto il bene di alcuni format.

I 4 programmi affidati a Barbara D’Urso

A beneficiare della figura di Caltagirone sono stati, tra gli altri, gli ascolti dei programmi condotti da Barbara D’Urso, conduttrice che si è accaparrata la fetta di pubblico maggiore, portando nello studio del suo Live – Non è la D’Urso tutti i protagonisti di questa storia. Al momento, la conduttrice è in onda con 4 programmi differenti. Per Mediaset, però, non si tratta di una sovraesposizione destinata a consumare l’appeal che la D’Urso esercita sul suo pubblico:

Stiamo cercando di fare una tv che offra una linea editoriale ad ampio spettro. Ora c' è una presenza importante della D' Urso, peraltro con un buon riscontro di pubblico, ma ci sono anche tanti altri generi di programmi. C'è un talent come Amici che fa vincere un cantante lirico, c' è un unicum come Striscia la Notizia e, nella fiction, c' è volontà di sperimentazione con linguaggi nuovi. Insomma, Canale 5 per definizione deve essere un mix di cose diverse. Per la prima volta un conduttore ha quattro programmi su una rete. Due dei quattro sono in daytime, i due in prime time ora coincidono, ma per un arco temporale limitato. Non pensiamo che questa presenza importante sia eccessiva, anzi. I contenuti sono organici a quel genere di programmi. Il problema semmai è non andare oltre certi limiti "editoriali" e tutti noi, a partire da chi conduce, siamo molto attenti perché abbiamo una forte responsabilità nei confronti di chi ci guarda. Poi certo, con tante ore di produzioni su tante reti qualche inciampo può capitare. La cosa importante è correggere immediatamente.

Il ritorno di Adrian in tv

Salem conferma inoltre il ritorno della serie animata Adrian, sospesa a inizio anno dopo avere prodotto risultati d’ascolto clamorosamente al di sotto delle aspettative. Adriano Celentano tornerà in onda su Canale5, probabilmente già a settembre: “Non è stata solo una difficoltà di gestione, ma anche di aspettative. Pensavamo che il progetto potesse avere un riscontro superiore, invece per molti motivi che poi abbiamo analizzato con Celentano e col suo team di autori, non ci sono stati i risultati che ci aspettavamo. La considero naturalmente una partita ancora aperta: non dimentichiamo che stiamo parlando di Adriano Celentano. Lavoriamo perché il secondo tempo del match sia brillante e vincente: certo che abbiamo intenzione di tornare in onda”.

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