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Il collegio di Rai2: in un docu-reality a 15 anni il crollo di nervi è inevitabile

È andata in onda la prima puntata de “Il collegio”, il docu-reality di Rai2 la cui mission è quella di trasportare 18 teenager in un collegio del 1960. E tra capelli tagliati, cellulari sequestrati e olio di fegato di merluzzo da ingurgitare obbligatoriamente, il crollo di nervi è inevitabile.
A cura di Stefania Rocco
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È andata in onda questa sera la prima puntata de “Il collegio”, il docu-reality di Rai2 che si propone come mission quella di trasportare 18 ragazzi in un collegio del 1960. Il progetto promette una ventata di novità, sebbene qualcuno sostiene si sia osato troppo. I partecipanti, studenti tra i 13 e i 17 anni, si cimentano con la loro prima esperienza in tv e, sebbene l’atmosfera sia goliardica già dai nastri di partenza, il risultato rischia di lasciare a desiderare.

Ai ragazzi de “Il collegio” si insegna la disciplina, a suon di punizioni e rinunce forzate. È chiaro che le regole del gioco siano state spiegate ai partecipanti fin dall’inizio, eppure il rischio di un crollo seppure momentaneo resta altissimo. Sono diversi gli allievi che, già nel corso della prima puntata, si sono lasciati andare a fiumi di lacrime.

Al collegio c’è già il primo abbandono

Il cast de "Il collegio"
Il cast de "Il collegio"

Le prime sono state versate dalle ragazze quando i sorveglianti hanno tagliato i capelli ad alcune tra loro. Anche sui social quel gesto è stato giudicato eccessivamente invasivo, soprattutto considerando il fatto che parliamo di ragazzine che non hanno ancora nemmeno raggiunto la maggiore età.

Regole, punizioni e imposizioni sono tra gli elementi cardine del programma anche in fatto di alimentazione. Gli studenti – che non rappresentano certo il meglio del sistema di istruzione italiano – devono assumere al mattino un cucchiaio di olio di fegato di merluzzo, conosciuto per le proprietà benefiche. C’è chi si rifiuta adducendo una motivazione plausibile – “Ieri non sono riuscito a digerirlo, sono stato male” – e viene costretto a saltare la colazione per punizione.

Lo spirito del programma mal si accorda con alcuni tra i partecipanti, tanto che nel corso della prima puntata c’è già un abbandono. Letizia Del Signore, 14 anni, chiede e ottiene di tornare a casa: “Vivere in un collegio del 1960 è troppo difficile. Nel 2016 è tutto cambiato. C’è la tecnologia, ci sono gli amici. È impossibile rinunciare a tutto”. Probabilmente non è la mancanza di tecnologia il problema, ma quella di maturità. E non potrebbe essere diversamente per ragazzi che, per età, dovrebbero restare tra i banchi di scuola, e non tra quelli – finti – di un esperimento tv.

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