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Il cast di Boris su morte Mattia Torre, Guzzanti: “Riderebbe se gli dicessi ‘La terra ti sia lieve’”

Corrado Guzzanti affida ai social il ricordo dell’amico Mattia Torre, morto a 47 anni dopo una lunga malattia: “Se gli dicessi ‘La terra ti sia lieve’ mi scoppierebbe a ridere in faccia”. Insieme avevano scritto la serie ‘Dov’è Mario?’. Lo ricordano anche gli attori del cast di ‘Boris’. “Ci lascia troppo presto” scrive Antonio Catania.
A cura di Stefania Rocco
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Corrado Guzzanti affida alla sua pagina Facebook il ricordo di Mattia Torre, l’autore della serie tv Boris scomparso prematuramente a soli 47 anni dopo una lunga malattia. Insieme a Guzzanti, Torre aveva scritto la serie Dov’è Mario? andata in onda sulle reti Sky fino al giugno del 2016. Oltre a firmarla, Guzzanti aveva preso parte al progetto nel ruolo del protagonista Mario Bambea. Sui social, ha ricordato l’amico descrivendo la vena geniale che ne ha caratterizzato la vita e la formazione:

Mattia Torre, amico carissimo e brillante, scrittore sopraffino, 47 anni, venti romanzi ancora da scrivere, cento sceneggiature. Una curiosità, un coraggio e un senso dell’umorismo rari in questo mondo, rarissimi in Italia. Uno che se adesso gli dicessi “che la terra ti sia lieve” ti scoppierebbe a ridere in faccia, ci scriverebbe sopra un monologo. Mi mancherai tanto. Ci eri indispensabile.

Il ricordo di Antonio Catania

Antonio Catania, attore che nella serie tv Boris interpretava il ruolo di Diego Lopez, ha commentato la morte di Torre via Facebook. “Mattia Torre, amico, genio di Boris e di tanto altro, ci lasci troppo presto. Avevi tanto da fare ancora” ha scritto affranto. Anche la Fox ha salutato l'autore: "Oggi è venuto a mancare Mattia Torre, autore di quel piccolo, grande capolavoro della televisione italiana chiamato Boris. Noi di FOX vogliamo salutarlo così, restituendo a lui un sorriso tra i mille che ci ha regalato. Fai buon viaggio, Mattia".

La malattia di cui soffriva Mattia Torre

Mattia Torre raccontò la sua malattia nell’innovativa serie tv La linea verticale, una produzione Rai3 con Valerio Mastandrea in 8 puntate, andata in onda dal 13 gennaio al 3 febbraio. La fiction raccontava il rapporto del protagonista con la malattia come nessun altro prodotto aveva mai fatto prima, forse proprio a partire dalla vicenda personale vissuta dall’autore. Torre aveva voluto sdrammatizzare la sua esperienza in una specie di tragicomico inno alla vita.

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