I diritti tv del Campionato di Serie A 2012-2015 vanno alla Rai
Mentre il mondo del calcio viene travolto dall'ennesimo scandalo sulle partite truccate, si muovono i colossi Sky e Rai per accaparrarsi i diritti tv post-gara per i prossimi tre campionati. Si sa, il calcio attira telespettatori, è fonte di guadagni e soprattutto permette la programmazione e la realizzazione di programmi calcistici che altrimenti non avrebbero motivo d'essere. E' stata rifiutata dunque l'offerta di Sky per accaparrarsi i diritti tv post-gara dei campionati da trasmettere sul canale Cielo, rilanciato negli ultimi mesi anche grazie a "Servizio Pubblico" che trasmette, oltre che in streaming sul web e sulle emittenti locali, anche sul canale free Cielo. Di fatto vengono così salvate in extremis le trasmissioni "Novantesimo minuto", "La domenica sportiva" e "Stadio Sprint".
Quelli che il calcio rischia di saltare perchè non sono stati rinnovati i diritti pre-gara. Ma, come ha già detto il Direttore Rai Intrattenimento Giancarlo Leone, "Quelli che il calcio" si farà con o senza calcio, nonostante gli ascolti non proprio brillanti dell'ultima edizione dominata da Victoria Cabello che ha sostituito la conduzione urlata ma ormai "classica" di Simona Ventura, passata a Sky e presto in onda con la nuova edizione di X Factor. La Rai dunque si è aggiudicata i diritti in chiaro post-gara del campionato di Serie A dal 2012 al 2015: un bel colpo per la tv di Stato in un periodo di spending review. Troppo bassa sarebbe stata l'offerta di Sky che l'assemblea di Lega ha prontamente rifiutato. Così ha commentato la decisione della Lega Calcio il Presidente Maurizio Beretta:
L'assemblea ha accolto due offerte della Rai per i diritti radiofonici e per la fascia dalle 18.15 in poi. Per la fascia precedente invece si andrà a trattativa privata.
Sky si rifarà con la Coppa Italia, infatti la Lega è già pronta ad accogliere eventuali offerte considerando che, come ha spiegato Berretta, "quest'anno la Coppa Italia Tim Cup ha avuto uno straordinario successo di ascolti complessivi, con un audience di 80 milioni di telespettatori e una media di 5,3 milioni di telespettatori a partita". Numeri che fanno gola alla Sky di Murdoch che potrebbe incrementare il numero dei suoi abbonati, in gran parte telespettatori alla ricerca di contenuti esclusivi e di qualità, amanti di cinema ma soprattutto di sport.
Su Radio Rai "Tutto il calcio minuto per minuto" continuerà a trasmettere mentre per "Quelli che il calcio" non sarebbero così consentiti i collegamenti dagli stadi, che da sempre hanno contraddistinto il programma di Rai 2. La notizia più importante è che su tutti sia riuscita a spuntarla la Rai per offrire ai telespettatori, che di per sè pagano già un abbonamento, il famigerato "canone", un servizio pubblico completo dimostrando ancora una volta come la tv di Stato non si lasci piegare da gruppi editoriali privati. A Novembre 2011 si parlava già di crisi del calcio in Rai, notizia che oggi è stata (per fortuna) smentita.