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I David di Donatello vincono ma non convincono, cala ancora Live – Non è la D’Urso

Meno di 3 milioni si sono sintonizzati su Rai1 per seguire la cerimonia di premiazione dei David di Donatello: un evento che fatica a conquistare il pubblico popolare e su cui la Rai non sembra davvero intenzionata a investire, ma che tuttavia batte il programma in prima serata di Barbara D’Urso, in calo irreversibile.
A cura di Valeria Morini
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Mercoledì 27 marzo, la gara d'ascolti ha visto scontrarsi la 64esima edizione dei David di Donatello, condotta da Carlo Conti, e una nuova puntata di "Live – Non è la D'Urso". Da una parte il grande cinema italiano, celebrato da una serata evento che la Rai non è stata ancora in grado di rendere davvero tale, dall'altra la "tv ultrapopolare" di Barbara D'Urso, quella dei dibattiti feroci che per amore degli ascolti hanno portato alle lacrime in diretta tv di Asia Argento (curioso che fosse presente su Canale 5 mentre su Rai1 il padre Dario riceveva il David speciale alla carriera).

David al 15%, Live – Non è la D’Urso al 13,2%

Mentre ci si chiede perché il servizio pubblico non riesce a essere all'altezza di una cerimonia come i David, organizzati all'ultimo momento e con una scaletta zoppicante (dagli imbarazzanti intermezzo comici alle domande banalissime a ospiti come Tim Burton e Uma Thurman), i dati parlano chiaro: sono 2.975.000 spettatori che si sono sintonizzati su Rai1 per assistere alla consegna dei premi. Un risultato lievemente inferiore ma sostanzialmente in linea rispetto a quello dello scorso anno, con una crescita però in termini di share (il 15% rispetto al 14 del 2018). Il dato più interessante è che i David battono nettamente la D'Urso, che cala ancora con un ritmo forse irreversibile e totalizza 2.140.000 spettatori pari al 13,2% di share. Un risultato che sarebbe in linea con le aspettative manifestate da Canale 5 ma che non rappresenta certo un trionfo per la conduttrice.

Bene il finale di The Good Doctor 2

Il fatto che la Rai stessa creda poco ai David lo dimostra anche la scelta di mandarvi contro il finale di stagione di "The Good Doctor 2", che per l'occasione ha cambiato misteriosamente giorno di programmazione. La serie di Rai2 ha chiuso con 2.737.000 spettatori pari all’11,4% di share (10,1% nel primo episodio; 12,7% nel secondo). Anche "Chi l'ha visto" è stato un concorrente interno agguerrito, con 2.157.000 spettatori pari ad uno share del 10,4%. Su Italia 1 il film "Fantastic 4 – I Fantastici quattro" è stato seguito da 1.854.000 spettatori (8,1%), mentre su Rete4 la pellicola "The Next Three Days" ha registrato 834.000 spettatori (4,2%), su La7 "Atlantide"ne ha totalizzati 756.000 col 3% (all’interno "I Banchieri di Dio", con 386.000 spettatori e il 2,6%), su Tv8 la prima puntata di "Masterchef All Stars" ne ha registrati 553.000 (2,6%) e sul Nove il talk show "Accordi & Disaccordi" ne ha raccolti 314.000 (1,3%).

I David di Donatello 2019

La cerimonia dei David ha visto il trionfo di "Dogman" di Matteo Garrone, premiato come miglior film e vincitore in tutto di nove premi. Tra i momenti più belli, oltre alla presenza di Tim Burton sul palco per il premio alla carriera, resteranno nella memoria le vittorie di Elena Sofia Ricci e Alessandro Borghi come migliori attori, entrambi emozionatissimi. Borghi ha dedicato il premio a Stefano Cucchi, che ha interpretato nel film “Sulla mia pelle” di Alessio Cremonini: "Ed è un premio che voglio dedicare agli esseri umani e all'importanza di essere considerati tali, a prescindere di tutto". In definitiva, una cerimonia in cui non sono mancati episodi molto emozionanti, ma in cui difetta ancora un'autentica volontà di trasformare la cerimonia in un vero evento televisivo.

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