I Cesaroni, Niccolò Centioni: “Cambiare il cast è una schifezza”

L'attore della fiction di successo "I Cesaroni" Niccolò Centioi, si scaglia letteralmente con la Publispei, produttrice della serie, che come noto è intervenuta rivoluzionando buona parte del cast originale della serie: nella sesta stagione, probabilmente, non ci ritroveremo Matteo Branciamore, Alessandra Mastronardi, Nina Torresi e Elena Sofia Ricci. La questione era ampiamente nota ed anche i fan stavano cominciando ad abituarsi all'idea che ci sarebbe stato un passaggio di consegne. Ma Centioni, tradizionalista evidentemente, o piuttosto coscienzioso se si vuole, ha tenuto a precisare il suo parere in merito alla questione: "Mi sembra che l’idea di rinnovare il cast sia una vera e propria schifezza, una di quelle idee da prendere e da buttare nel cassonetto. I Cesaroni sono la famiglia Cesaroni, se inizi a togliere i vari protagonisti, sciogli il gruppo che ha decretato il successo della serie e crei un’altra fiction".

Avrà torto l'attore? Ci si sente di cogliere un aspetto della sua argomentazione e forse ampliarlo: piuttosto che continuare una serie televisiva cambiando i personaggi al suo interno, magari per questioni di budget, sarebbe preferibile e rispettoso nei confronti del telespettatore, decidere di produrre direttamente una serie diversa. Questo specialmente a fronte del fatto che l'anno prossimo, quindi per un'eventuale settima stagione, potrebbe esserci il più che probabile addio di Claudio Amendola, il quale aveva lamentato già prima dell'estate i ritmi serratissimi durante le riprese (e non era detto che con il suo addio non intendesse anche la fine della serie in toto).

Ma Centioni non si è soffermato solo su questo nell'intervista rilasciata a Vero Tv. Si è anche scagliato contro Micol Olivieri (intervistata da Fanpage una settimana fa disse che non rifarebbe Pechino Express con Centioni) definendola poco propositiva in merito al loro percorso affrontato a Pechino Express e chiusosi con l'eliminazione prematura della coppia:

È successo quello che capita anche a Roma: Micol mi riprende in continuazione. Dice che sono infantile. Sembra che ci goda nel trattarmi male. Il fatto che l’abbia fatto durante la gara però mi ha scaricato. Se non hai feeling con una persona non puoi condividere un’esperienza così forte dove conta molto anche la parte psicologica. Mi sarei divertito di più con il mio cane in Vietnam. E se i dicessero di ripartire, accetterei, ma con mio fratello, non con lei.