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Heather Parisi fa a pezzi Pio e Amedeo: “In America non lavorerebbero più”

La ballerina e showgirl osserva l’Italia da lontano e in un’intervista parla di uno dei casi delle ultime settimane, quello dei due comici pugliesi che ha fatto molto discutere: “Ho letto che hanno difeso la parola ne**o e altre simili – ha detto – Queste parole evocano odio, offendono. Se, come me, sei davvero per un mondo che include, non puoi ritenerle satira o comicità”.
A cura di Andrea Parrella
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Heather Parisi vive lontana dall'Italia ormai da tempo, ma la ballerina non manca di far sentire frequentemente la sua voce sui fatti che riguardano lo stivale. Nelle ultime ore Parisi ha rilasciato un'intervista al Corriere della Sera, parlando di alcuni degli aspetti che stanno riguardando il nostro paese in questo momento storico.

Le critiche a Pio e Amedeo

Tra le affermazioni più interessanti c'è sicuramente quella che riguarda Pio e Amedeo, i due comici che nelle ultime settimanehanno fatto discutere moltoper le prese di posizione rispetto alle tematiche sulle quali si possa fare o meno ironia e, soprattutto, sull'uso che si dovrebbe fare di certe parole. "Ho letto che due comici italiani, Pio e Amedeo, hanno difeso la parola ne**o e altre simili", ha detto Parisi, per poi aggiungere:

In America non lavorerebbero più. Queste parole evocano odio, offendono. Se, come me, sei davvero per un mondo che include, non puoi ritenerle satira o comicità.

Heather Parisi e la battaglia per i diritti civili

Heather Parisi ha quindi raccontato la sua adolescenza trascorsa a San Francisco, segnata da esperienze che le hanno dato modo di sposare la causa dei diritti civili sin da subito: "Sono cresciuta nella comunità gay di San Francisco, ci sono arrivata a 13 anni, da sola, per studiare danza. Con loro ho vissuto paure, entusiasmi, esclusioni e violenza. Un giorno, per strada, dei bulli cominciano a urlare a loro froci e, a me, lesbica. Io risposi: e pure se lo fossi? Mi sono sentita scaraventare a terra da un pugno in viso". Anche sulla partigianeria in difesa dei diritti civili ha qualcosa da dire, contestando in parte la corsa dei personaggi esposti a schierarsi in difesa di certe tematiche:

Posso dire che essere un’icona Lgbtq è un premio che non tutti meritano allo stesso modo: io amo i diritti da sempre, ma mi sembra che alcune icone seguano una moda.

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