Guerra tra Morgan e Sky su X Factor: “Il suo compenso è stato pignorato da Equitalia”
La scorsa settimana Sky ha annunciato in pompa magna la nuova giuria di X Factor, composta da Fedez, Mika, Skin e il ritorno di Elio. Non c'è, come previsto, Marco Castoldi in arte Morgan, che aveva ampiamente fatto intuire la sua volontà di abbandonare il programma, anche, ma non solo, in virtù di numerose liti con Fedez. Inizialmente non tutti avevano creduto alla possibilità che il giudice potesse realmente abbandonare, visto che c'erano stati molti precedenti nei quali Morgan aveva fatto intendere di voler dire addio, non confermando poi questa scelta. Ma ieri, se si vuole, in occasione di una conferenza stampa piuttosto accesa, il leader dei Bluvertigo si è completamente liberato e ha rotto definitivamente ogni possibilità di ricostruzione di un ponte con Sky. Ha infatti invitato tutti i talenti potenziali a diffidare da X Factor e gli altri talent:
Il talent è uno stratagemma per far firmare un contratto discografico a tutti quelli che si iscrivono. Sappiate, ragazzi, che quando vi iscrivete anche solo per la prima audizione voi avete già firmato un contratto discografico, voi siete legati mani e piedi per sempre a una casa discografica che non vi farà avere successo.
Ma ha anche rincarato la dose proprio contro Sky, accusando la rete e la casa di produzione Sky di non avergli corrisposto il compenso previsto per la scorsa stagione: "Mi piacerebbe che i titoli fossero: ‘X Factor non ha pagato Morgan', quello dovrebbe essere il titolo". Nelle ultime ore è tuttavia giunta una risposta da parte di Sky, che di fatto smentisce le parole del cantautore. La nota ufficiale recita esattamente:
In riferimento a quanto pubblicamente dichiarato in data odierna da Marco Castoldi in arte Morgan, come riportato dall’agenzia ANSA, Fremantlemedia Italia e Sky precisano che: Fremantlemedia e Sky hanno sottoscritto nel 2014 con l’artista e con la società che ne gestisce i diritti d’immagine (Edizioni Però srl) diversi contratti per la partecipazione di Morgan in qualità di giudice all’ottava edizione di X Factor Italia, accordi che prevedevano un compenso complessivo molto generoso, ben al di sopra degli standard di mercato. Sia Sky, sia Fremantlemedia hanno interamente liquidato la quota di spettanza della società Edizioni Però. La quota di spettanza dell’artista è stata invece sottoposta a pignoramento da parte di Equitalia Nord Spa, per il soddisfacimento di un credito di oltre 300.000 euro vantato dalla società di riscossione nei confronti dell’artista. Sia Fremantlemedia sia Sky, avendo ricevuto intimazione da parte di Equitalia Nord, hanno quindi provveduto e provvederanno a versare quanto dovuto alla suddetta società, estinguendo così ogni debito nei confronti di Morgan. Nel contratto stipulato dall’artista con Fremantlemedia era inoltre presente una clausola che prevedeva, in aggiunta al compenso di cui sopra, un “bonus” legato al pieno e scrupoloso rispetto dei suoi impegni con la produzione. Il bonus non è stato corrisposto perché Morgan ha tenuto più volte pubblicamente una condotta incompatibile con i principi basilari di professionismo (disertando, ad esempio, un’intera giornata di registrazione del cosiddetto “Bootcamp”, che è andata in onda con soli tre giudici presenti, e lasciando in diretta una delle puntate della fase Live di X Factor), nonché adottando dei comportamenti incresciosi anche dietro le quinte.
La chiusura della nota Sky fa intuire come l'aiuto a Morgan sia spesso andato ben oltre il semplice accordo lavorativo: "Le dichiarazioni di Morgan nei termini riportati dalla stampa appaiono del tutto prive di fondamento e diffamatorie. Ciò sorprende e amareggia una volta di più un gruppo di lavoro che negli anni ha fatto tutto il possibile per aiutare e supportare l’artista nella propria complicata vicenda umana e professionale, andando molto al di là di quanto normalmente avviene nei rapporti tra emittente, produttori e artisti, con pazienza infinita. Almeno fino ad oggi".
Ecco che, tramite un post pubblicato su Facebook, Morgan ha ulteriormente risposto, con l'intenzione di sottolineare l'importanza del suo ruolo, a dir poco fondamentale, per la credibilità del progetto "X Factor", prima di lanciare ancora un avviso ai giovani talenti:
Trovo che i loro insulti siano la cifra del livello basso che rappresentano. A quelli rispondo dicendo che quella macchina in Italia si è quasi interamente retta sulle mie idee e sulla mia competenza, possono demolirmi o cercare di farlo quanto a loro pare, come è avvenuto per tutta l'estenuante scorsa edizione. Possono costruire una mia immagine pubblica deviata e sgradevole, possono rovinarmi la reputazione quanto vogliono e lo fanno e continuano, si chiama mobbing. Quello che conta è che la realtà e le tracce concrete del mio lavoro sono sufficienti per smontare qualsiasi tentativo di discredito. E comunque sia queste cose riguardano personalmente il sottoscritto e sinceramente nei panni di uno spettatore direi: chissene…
La cosa che invece voglio sia chiara è che la decadenza di quel format ormai irrecuperabile usa dei giovani artisti prendendoli in giro da subito, castrando loro qualsiasi iniziativa di carattere artistico costringendoli ad eseguire come soldatini qualsiasi imposizione senza diritto di replica allo scopo di un preordinato progetto di usa e getta e il 99,9% dei casi più ‘getta' che ‘usa'.
Dico: se avete la sensazione di possedere un briciolo di talento sappiate che li' metterete la parola fine alla vostra potenzialità, se proprio non resistete, almeno munitevi di avvocato (da subito) e fate valere i vostri diritti , non dico di artisti, ma almeno di persone comuni, perché altrimenti vi prendono per il c…
Morgan