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Gubitosi lascia la Rai entro Pasqua: “Massimo Giannini? Non l’ho scelto io”

Luigi Gubitosi annuncia, in un’intervista al fatto Quotidiano, che lascerà la Rai prima di Pasqua. Poi parla del caso di Giannini a Ballarò e del suo stipendio: “Non l’ho scelto io ma Vianello, io poi ho avallato”.
A cura di Andrea Parrella
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Che le possibilità di un addio alla Rai di Gubitosi fosse una possibilità più che concreta, non v'era necessità di specificarlo, ma che potesse essere lui stesso a dare la notizia con mesi di anticipo, non lo si aspettava: Luigi Gubitosi, direttore generaledella Rai di stazza tecnica, in quella posizione per volere di Mario Monti, ha annunciato che la sua esperienza nel servizio pubblico va progressivamente avvicinandosi alla conclusione: "Rispondo come fanno gli allenatori: mangerò il panettone e passerò qui il Natale, credo di poter arrivare alla colomba, a Pasqua, però non dispenso certezze. Ma mi sento in pieni poteri, anche se questo tesserino che mi permette di entrare in viale Mazzini mi ricorda le scadenze". E' un Gubisoti a tutto tondo quello che parla al Fatto Quotidiano, in un'intervista completa rilasciata nella quale ha fatto un sunto del suo operato sino a questo momento, oltre che dei propositi futuri.

Il capitolo dell'assunzione di Giannini

Naturalmente, la questione principale riguarda una delle lotte interne di maggiore rilievo emerse nelle ultime settimane, ovvero quella relativa all'ingresso nella scuderia Rai di Massimo Giannini, ex di Repubblica, alla guida di Ballarò. 10 giorni fa era il presidente della Commissione di Vigilanza Fico a mettere in dubbio la credibilità della spesa Rai per un giornalista esterno. La sintesi fu "la deduzione da trarre è che la Rai non ritiene nessuno dei suoi 1500 giornalisti sufficientemente validi per poter condurre un programma come Ballarò. E Gubitosi, non entrando nel merito delle cifre,  cosa dice di Giannini, che in ogni caso sembra aver vinto la prima battaglia agli ascolti con Floris?

Io c’entro poco, l’ha deciso il direttore di Rai3, Andrea Vianello. E poi io ho avallato. Su Rai1 abbiamo lanciato un prodotto interno, si chiama Petrolio e va molto bene, a me piace. Per Rai3 abbiamo cercato di cambiare senza traumi […] Va precisato che Giannini guadagna meno di Giovanni Floris. Io dico: non abbiamo mandato via un solo collaboratore, ma a tutti abbiamo chiesto un sacrificio e tutti lo devono sostenere

Il caso della cacciata di Floris

Sul posto rimasto vuoto che ha spalancato le porte a Giannini, ovvero l'addio di Floris, Gubitosi non fa altro che confermare quanto si era già detto durante l'estate, cioè confermando che la motivazione principale fosse un mancato accordo sulla questione della trasmissione quotidiana richiesta da Floris, traformatasi in realtà su a7, con 19e40: "C’erano dei dubbi editoriali per la striscia quotidiana su Rai3, gliel’avremmo concessa, però c’era una distanza economica. Andiamo avanti, senza rimpianti". Confermando che il suo obiettivo, sempre perseguito, sia stato quello di una razionalizzazione e riduzione delle spese, Gubitosi parla anche di Renzi, sottolineando con piacere di aver avuto dal premier grosse libertà, avendolo addirittura cercato per un incontro e ricevendo un secco no di risposta. La risposta parte da una citazione di Renzi nella domanda, quando il premier disse che non incontrare il Direttore Generale Rai fosse una nota di merito:

Ha anche aggiunto che fa così anche per lasciarmi libero. Apprezzo. Io l’ho cercato una volta, e non ha accettato l’invito.

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