Grande Fratello, ultima chiamata: o si cambia o si affonda
Il 2014 sarà l'anno della verità per Il Grande Fratello. L'anno del giudizio senza appello. Qualche ora fa abbiamo dato notizia del ritorno del padre di tutti i reality show. Vi abbiamo chiesto cosa ne pensate. Alla nostra domanda avete risposto con centinaia di commenti: da "basta col Grande Fratello, spazio alle idee nuove" a "grazie, ma non ne abbiamo bisogno", passando per "il ritorno della tv spazzatura". Insomma, il sentimento che abbiamo percepito non è di grande entusiasmo.
I motivi di tanto malcontento li conosciamo. Da anni il GF viene visto come il trionfo dell'ignoranza, della maleducazione e dei ‘senza talento'. Una scorciatoia per far soldi senza troppi sacrifici (e in tempi di crisi economica questo aspetto fa ancora più rabbia). Un contenitore di storie d'amore finte come i litigi. I concorrenti sono troppi, non somigliano propriamente al/lla ragazzo/a della porta accanto, in molti casi hanno esperienze pregresse nel mondo dello spettacolo e, soprattutto, non lasciano più il segno. Insomma, è un format che ha stancato. L'unica edizione che ricordiamo con un po' di nostalgia è la prima, la più ‘genuina', quella con Pietro Taricone, Cristina Plevani, Marina La Rosa e Salvo Veneziano.
Agli autori e ai produttori del programma, che evidentemente pensano sia ancora presto per celebrarne il funerale, rivolgiamo una preghiera: inventatevi qualcosa. Qualcosa di convincente. Se reality deve essere, che almeno strizzi l'occhio ai talent. Basta con le giornate letto-divano-piscina. Non ce la prenderemmo se qualche concorrente fosse in grado di coniugare un congiuntivo. I telespettatori sono stufi di continue offese alla loro intelligenza. E questa volta, a colpi di tweet e di commenti su Facebook, potrebbero infliggere il colpo di grazia ad un format già moribondo.