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Gli anziani e Fb: Enrico Lucci li interroga sulle nuove tecnologie

Enrico Lucci de Le Iene ha intervistato un gruppo di anziani della Garbatella, ponendo loro alcune interessanti domande sulle nuove tecnologie e i social network, che hanno messo in evidenza il forte divario con le generazioni attuali.
A cura di Eleonora D'Amore
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"Chat, email, Google, Facebook, Youtube, Skype, Sms, Mms, ormai è tutta modernità, ma con la Germania l'Italia ormai è il paese più anziano d'Europa con un ultrasessantenne ogni cinque persone, quasi 12 milioni di anziani come queste del centro sociale della Garbatella a Roma", queste le parole che introducono l'interessante servizio di Enrico Lucci de Le Iene.

Il punto di partenza è quello di capire come gli anziani italiani possano adattarsi alle nuove tecnologie, come coloro che sono sempre vissuti nella semplicità delle comunicazioni, possano ad oggi essere catapultati in un mondo costantemente in contatto, se non fisico di sicuro interattivo.

Il centro sociale anziani della Garbatella mostra proprio questo divario generazionale in persone attempate che non sanno nemmeno dire parole come "mouse, email" o simili e si avvicinano timorosi e poco interessati ad argomenti del genere. Non amano la costante interazione con gli altri, rimpiangono quasi il tempo in cui si agognava un incontro con la persona amata (la maggior parte delle coppie presenti ha dichiarato di essersi conosciuta molto a rilento)  e non capiscono come sia possibile sostenere questa frenesia sociale, attaccati quotidianamente a delle macchine.

"Io non lo tocco proprio il computer", "Non me piace proprio stare lì davanti", "Me dà fastidio di essere rintracciata in qualsiasi momento", "Gli sms li so leggere perchè m'ha insegnato mì fija, ma a farli no", "Preferisco fà na telefonata e bonanotte", "Mì fijo me dice che ha mandato na maid, na melle, un messaggio insomma!": sono solo alcune delle dichiarazioni raccolte da Lucci nel corso della giornata trascorsa con i simpatici anziani romani, a testimonianza che c'è una parte della società che, seppur attempata, resta ancora troppo ferma rispetto all'evoluzione tecnologica e ancorata a dei tempi ormai passati.

La conclusione di uno dei pimpanti signori del circolo è molto significativa e offre uno spunto di riflessione profondo. Alla domanda sul come mai i giovani di oggi si conoscono solo su internet, arriva la pronta risposta: "Forse non conoscono veramente com è la vita, non lo so. Io li vedo strani, abbattuti, azzerati, loro non lo sanno ma vivono male. Vivono male perchè c'hanno troppo e l'abbondanza porta la noia. Che famo oggi? Quando ieri invece potevi annà scalzo a mare senza ciabatte ed eri felice!".

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