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Giuseppe Fiorello torna in tv: “Dedico tutto a mio padre, la sua morte mi ha spinto a crescere”

Giuseppe Fiorello torna su Rai1 per indossare i panni di Domenico Modugno in “Penso che un sogno così”, l’adattamento televisivo dello spettacolo teatrale che ha portato con successo dal 2013 al 2018 per un totale di 300 repliche. Lo show è dedicato alla memoria di suo padre: “La sua morte mi ha costretto a crescere”.
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Messe da parte le scaramucce a distanza con Luca Argentero, per Giuseppe Fiorello è tempo di parlare di una nuova avventura. L'attore tornerà a indossare i panni di Domenico Modugno in "Penso che un sogno così", l'adattamento televisivo dello spettacolo teatrale che ha portato con successo dal 2013 al 2018 per un totale di 300 repliche. Al Corriere della Sera, l'attore si racconta e rivela che con le canzoni di Domenico Modugno rivive tutta la sua infanzia, la sua Sicilia e le persone che contano nella sua vita.

Il ricordo di suo padre

Nello spettacolo, Giuseppe – ex Beppe – Fiorello ricorda la sua infanzia: "Ero un bambino timido e introverso, cresciuto a pane e Modugno. Mi piaceva l'idea di questo gioco di specchi: un padre cresce un figlio con il mito di un cantante, quel figlio diventa un attore che interpreterà proprio quel cantante. Mi sono detto che non potevo non raccontare questo incrocio del destino". E si lascia andare al ricordo di suo padre:

Era un padre molto semplice, simpatico, anche se la simpatia spesso viene letta come una dote leggera. Mi colpiva la sua positività, la sua visione della vita: era un possibilista, tutto per lui era possibile, fattibile; sognava molto, per noi e per lui. Non solo cantava le canzoni di Modugno, ma gli assomigliava anche fisicamente. Certo lo stile degli uomini di quel tempo era molto diverso da oggi. I nostri padri erano sempre in giacca e camicia, poi era appuntato della Guardia di Finanza e aveva un obbligo in più a un’immagine composta e pulita. Non l’ho mai visto in tuta, oggi quando io esco con mio figlio sembriamo fratelli…[…]  Certo mia madre è stata fondamentale, ma il papà è una figura importante nella vita di un ragazzo. La sua morte mi costrinse a crescere più velocemente e a mettere in ombra la parte chiusa e bloccata di me.

Giuseppe Fiorello racconta i suoi fratelli

Giuseppe Fiorello poi racconta i suoi fratelli: "Di Rosario chiunque avrebbe avuto l’idea chiara di cosa avrebbe fatto, appena nato tutti dicevano: questo bambino mettiamolo subito in televisione… Lui e mio padre tenevano alta l’asticella dell’umore in famiglia". E sulle sorelle: "Io e Anna eravamo più pacati, Rosario e Catena sono sempre stati più aperti e disinibiti. Eravamo una famiglia dall’umore sempre bello, con i naturali alti e bassi che capitano a tutti. E poi c’era il contorno della famiglia allargata di parenti. La tavola. La tavola era il luogo dove ci si incontrava. Ore e ore a mangiare, ridere, parlare, cantare".

Lo spettacolo in onda su Rai1

Penso che un sogno così andrà in onda l'11 gennaio 2021 su Rai1. Ci saranno tanti ospiti che divideranno con lui la scena, tra questi Serena Rossi, Francesca Chillemi, Pierfrancesco Favino, Paola Turci, Eleonora Abbagnato e chiuderà lo show suo fratello, Rosario: "È sempre molto eccitante lavorare con lui, ti senti sempre in bilico sul crinale di una scarpata, hai paura che possa cambiare le regole del gioco, te ne stai lì impaurito ed eccitato, ma lui ti tiene sempre per mano".

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