Giulio Golia omaggia Nadia Toffa: “Voglio ricordarti come un angelo giocherellone”
Giulio Golia ricorda Nadia Toffa nel giorno del secondo anniversario dalla sua scomparsa. La giornalista de Le Iene è morta il 13 agosto del 2019 dopo una dura battaglia contro un tumore al cervello, lasciando un vuoto enorme nella tv italiana. I ricordi nella mente del collega e amico Giulio Golia sono ancora vividi e lampante è l'affetto per tutt'oggi prova per lei e per quello che è stata: un esempio di positività e leggerezza che trasmetteva a tutti coloro che la circondavano: "Sono passati già due anni", scrive Golia su Instagram pubblicando uno scatto con Nadia dietro al bancone del programma. "Ma io voglio continuare a ricordarti così: come un angelo giocherellone….MANCHI. L'orso buono", si firma il giornalista come Nadia amava chiamarlo affettuosamente.
Le Iene ricordano Nadia Toffa
"Due anni senza di te", scrive la redazione de Le Iene ricordando il triste anniversario della scomparsa. Poche parole, quelle che servono per non dimenticare una donna dall'enorme potenziale non solo professionale, ma in primis umano, che ha regalato un esempio di forza e di coraggio combattendo il male con il sorriso. Alessia Marcuzzi commenta il post lasciando un cuore rosso, poi condivide lo scatto di meravigliosi fiori rosa, con una dedica: "Per te". La Iena Nina Palmieri le dedica un dolce omaggio in ricordo della loro amicizia: "Quanta forza Sei. Grazie sempre, ragazza. UBUNTU…", scrive a corredo di uno scatto di Nadia che mostra un enorme sorriso e un pollice rivolto verso l'alto. "Non mollo, qui si tiene duro come sempre! Mi conosci", le scriveva nei messaggi che Nina Palmieri le inviava durante la sua lotta alla malattia.
Due anni dalla scomparsa di Nadia Toffa
La sua scelta di parlare apertamente della malattia, come di un dono che le ha dato l'occasione di valorizzare ciò che conta nella vita, coincide con una retorica di una battaglia leggera, quella del sorriso, con cui Nadia ha scelto di affrontare gli ultimi mesi della sua vita. La decisione de Le Iene di dar voce alla "spettacolarizzazione" del suo dolore è stata parecchio discussa e non da tutti apprezzata, ma era quello che Nadia desiderava: che la sua esperienza potesse veicolare un messaggio per tanti. Lo sapeva bene la mamma Margherita Rebuffoni che dopo la sua scomparsa ha dato vita ad un fondazione in suo omaggio, che dà il suo contribuito alla lotta contro la malattia.