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Giulio Golia guarito dal coronavirus: “Ma ho perso l’udito, non l’ho recuperato totalmente”

In una intervista a Libero, il popolare conduttore e inviato de Le Iene racconta il suo percorso dopo essere guarito dal coronavirus: “Non ho mai avuto febbre, ma ho perso l’udito all’orecchio sinistro e ancora oggi non è recuperato totalmente. Vedevo le ombre. La saturazione è scesa a 93”. E punta il dito sul sistema che non funziona: “Ho avuto difficoltà a sentire l’Asl e con l’app Immuni”.
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Giulio Golia, il popolare conduttore e inviato de Le Iene, è guarito dal coronavirus. È finalmente risultato negativo, ma non è stata una passeggiata. Passo dopo passo, si è raccontato ai suoi follower sui social network e ha proseguito a farlo in ogni tappa del suo percorso. Ora che è completamente guarito, ha tracciato un bilancio di tutto e ha elencato le conseguenze del Covid. Tra queste, anche la perdita dell'udito. In una intervista a Libero ha raccontato tutto: "Non ho recuperato totalmente. Vedevo le ombre. La saturazione è scesa a 93".

Il racconto di Giulio Golia

Dopo un mese di isolamento, Giulio Golia è finalmente guarito. Il suo contagio è iniziato da asintomatico, dopo un pranzo di lavoro. Da quel momento sono iniziati i sintomi. Contagiata anche sua moglie, che se l'è vista anche peggio: "Ho rischiato di ricoverarla perché la saturazione era a 90. Mi fanno arrabbiare coloro che dicono "non è nulla, una febbriciattola".

Dopo due giorni ho avuto dolori e tosse, peso ai bronchi, fortissima emicrania, non riuscivo a tenere gli occhi aperti. Non ho mai avuto febbre, l'olfatto è rimasto misto, ma ho perso l'udito all'orecchio sinistro e ancora oggi non è recuperato totalmente. Vedevo le ombre. La saturazione è scesa a 93.

Un sistema che non funziona

Giulio Golia punta il dito contro un sistema che non funziona: "Ho avuto difficoltà io a sentire l'Asl o Immuni, figuriamoci le persone normali. Dicono di non assalire i pronto soccorso ma se non ti danno risposte, consigli, alla fine sei ridotto a farlo". Ha attaccato tutti i sistemi, compreso Immuni: "Ci ho messo dieci-dodici giorni per registrare il mio caso". 

Mancano linee guida generali. La gente è esasperata perché non ha risposte, sono lì ad aspettare una ipotetica telefonata. Io ho un fratello medico e le persone mi chiamano per i consigli. Ma non dovrei essere io a darli: per esempio avere assolutamente a casa un saturimetro per misurare l'ossigenazione e aiutare le difese immunitarie assumendo tutti i giorni vitamina C.

La perdita dell'udito da coronavirus: un caso raro

Uno dei sintomi ravvisati da Giulio Golia è stata la perdita dell'udito per il coronavirus. Si tratta di un caso raro, ma riscontrato anche nel Regno Unito. Il BMJ Journal ha riportato questa possibilità, spiegando che ci sono solo pochi casi come quelli segnalati e riscontrati dallo stesso Giulio Golia. È una condizione che non è comune, ma accorgersene e segnalarlo è nondimeno importante. Un paziente di 45 anni in Gran Bretagna ha perso l'udito in maniera irreversibile proprio a causa del coronavirus. I medici che hanno trattato il caso hanno segnalato che la perdita dell'udito è stata causata proprio da un'aggressione del patogeno.

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