Giletti elogia L’Arena e parla di Lamberto Sposini: “Il mio più caro amico”
Se è vero, così come afferma lui, che Sanremo non glielo faranno fare mai, Massimo Giletti può stare sicuro di essere indubbiamente divenuto, negli ultimi anni, un volto imprescindibile per la prima rete Rai, che non può fare a meno di lui e degli ascolti che la sua Arena garantisce ogni domenica, sempre crescenti, mai vacillanti. Motivo, quest'ultimo, per il quale oltre ad una conferma c'è stata anche una promozione da parte della rete diretta da Giancarlo Leone, ovvero mezz'ora di diretta in più alla settimana, con un segmento del contenitore di Rai 1 allungato sino alle 17, quando Giletti cederà poi il testimone alla nuova coppia della domenica: Paola Perego e Pino Insegno (entrambi hanno perso il loro ultimo programma, l'una La Vita in Diretta, l'altro Reazione a Catena, ma pare che sia stato a fin di bene, per una promozione). Sono anni che il conduttore dell'Arena si spende per far capire quale sia il trucco del suo giornalismo, una modalità che, dice lui "Racconta le verità". Ma quello che nel suo percorso professionale ritiene un passaggio fondamentale e imprescindibile è proprio la formazione con Giovanni Minoli, come rivela in un'intervista a Visto:
All'Arena cambia poco. Squadra che vince non si cambia. E, visti gli ascolti, siamo già in sintonia col pubblico. Il prezzo che pago è essere considerato scomodo. Grazie al pubblico, però, anche non mi ama, deve rispettarmi. Se quattro milioni di persone ti seguono, non è facile liberarsi di te. Ascolto la gente, cerco di immedesimarmi in quello che sente. La scuola di Giovanni Minoli, con cui ho iniziato a lavorare negli anni '90 a Mixer Cultura, è stata formidabile […] Amavo le sue inchieste. Così presi il telefono e cominciai a tormentare Dora Ricci, la sua segretaria. Alla fine mi diede un appuntamento a Roma e mi tenne a parlare per mezz'ora. Fu solo il primo di una serie di colloqui con Minoli. Lui voleva capire se ero un figlio di papà, annoiato e convinto di poter fare quello che voleva. Alla fine si accorse che non lo ero
L'amicizia con Sposini, la stima per Mentana e Santoro
Il mondo dell'informazione è fondamentalmente la sua collocazione naturale, verità che in qualche modo prova citando i volti televisivi che più gli sono cari, oltre quelli che stime di più da un punto di vista professionale: davanti a tutti c'è Lamberto Sposini, vittima di un malora nell'allora 2011 (ci sono ancora molte polemiche sul ritardo dei soccorsi), ma non si dimentica di Santoro e Enrico Mentana, due professionisti che non può che apprezzare:
Il mio amico più caro è Lamberto Spsoini. Stimo e rispetto anche Michele Santoro ed Enrico Mentana. Ma l'amicizia vera è una cosa profonda e complessa, non si trova ogni giorno