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Gerardo Pulli cantautore impegnato non bada alle critiche

Ancora frastornato dalla vittoria ad Amici 11 Gerardo Pulli si racconta in un’intervista a Sorrisi. La sua nascita artistica come cantautore prima ancora che come cantante, senza dare ascolto a chi lo accusa di non avere voce.
A cura di Laura Balbi
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Ancora frastornato dalla vittoria ad Amici 11 Gerardo Pulli si racconta in un'intervista a Sorrisi. La sua nascita artistica come cantautore prima ancora che come cantante, senza dare ascolto a chi lo accusa di non avere voce.

La serata conclusiva di Amici 11 non solo ha proclamato il trionfo di Alessandra Amoroso nella categoria big, ma ha anche aperto un nuovo spiraglio ai finalisti della categoria canto dei più giovani, di cui il vincitore è Gerardo Pulli. Proprio al cantautore pugliese, insieme a Carlo Alberto ed Ottavio, è stato offerto un contratto discografico con un importante etichetta, ma questo non lo ha reso indenne dalle polemiche. Considerato da molti un vincitore senza meriti e senza doti vocali, Gerardo non si perde d’animo e nella sua prima intervista a Sorrisi conferma la sua convinzione nel voler percorrere la sua strada di cantautore, prima ancora che di cantante.

Nella scuola ha trovato l’opposizione dura di Grazia Di Michele, ma anche l’appoggio sicuro di Mara Maionchi che ha prodotto per lui il suo primo album. La sua esperienza nel mondo della musica è appena iniziata e fa sapere che la vittoria ad Amici rappresenta per lui un punto di partenza, e non di arrivo: "Un talent come Amici può permettere a tanti ragazzi che lavorano in questo campo e fanno musica a provarci."

Gerardo non nega di aver ricevuto porte in faccia prima di provare a partecipare ai casting del talent, e spiega:

Avevo mandato delle cassette e delle mail alle case discografiche, ma nessuno mi aveva risposto. Ho mandato delle mie cose a Francesco Facchinetti, a Diego Calvetti, anche a Magalli, nessuna risposta.

Alle critiche ricevute il cantautore torinese risponde proprio facendo gioco forza sulla marcia in più delle canzoni, circa 180 scritte di suo pugno nel corso degli anni:

Non trovo che per fare musica bisogna avere uno strumento vocale di chissà quali potenzialità, sì può essere uno strumento in più, ma ci sono tanti aspetti diversi, penso a Lorenzo Jovanotti, sono convinto che anche De Andrè se nascesse oggi farebbe molta più fatica.

La chitarra è stata una sua valida compagna d’avventura, nei momenti di solitudine così come in quelli di crescita artistica. Nel tempo si è avvicinato a comporre musica e testi sempre più impegnati, occupandosi anche di tematiche sociali che gli stavano particolarmente a cuore:

Io sono ossessionato dalla società da come è strutturata, dalle mancanze, dalle finte libertà e più o meno nelle canzoni si sente questa cosa […] trovo in Emma una forza della natura, mi piacerebbe scrivere per lei una canzone.

Dalle sue personali aspirazioni alla motivazione che lo spinge a continuare e a voler fare sempre meglio come cantautore; Gerardo non nega che Emma sarebbe un ottima voce per interpretare uno dei suoi testi; e chissà che questo invito non venga raccolto dalla cantante salentina, in vista di una collaborazione futura.

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