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Generazione 56K dei The Jackal è da record, è la serie più vista su Netflix

Generazione 56K è la serie più vista su Netflix: è prima in Top 10, la speciale classifica dei contenuti più visti della piattaforma on demand. La serie The Jackal è uscita il 1° luglio ed è composta da otto episodi: ha conquistato il pubblico italiano cona la storia di Daniel e Matilda, interpretati da Angelo Spagnoletti e Cristina Cappelli. Nel cast anche Gianluca Fru e Fabio Balsamo.
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Generazione 56K, la serie The Jackal con Fabio Balsamo, Gianluca Fru, Angelo Spagnoletti e Cristina Cappelli, è prima in Top 10 su Netflix. La serie, uscita il 1° luglio composta da otto episodi, ha conquistato il pubblico italiano nei primi cinque giorni conquistando la vetta della classifica della piattaforma di contenuti on demand. Strutturata tra passato e presente, attraverso l'uso del flashback, Generazione 56K mette al centro la storia di Daniel e Matilda, che si conoscono da ragazzini e finiscono per innamorarsi da adulti.

La trama di Generazione 56K

Generazione 56K è una storia di formazione: Daniel e Matilda si incontrano da adulti grazie a una dating app, ma si erano conosciuti da bambini. Accanto a Daniel ci sono Luca e Sandro, interpretati da Fabio Balsamo e Gianluca Fru; accanto a Matilda c'è l'amica di sempre Ines, interpretata da Claudia Tranchese.

Le dichiarazioni dei protagonisti

Queste sono le dichiarazioni che i protagonisti di Generazione 56K hanno rilasciato a Fanpage.it. Angelo Spagnoletti, che interpreta il personaggio di Daniel, ha dichiarato: "Sono contento di iniziare con questa serie perché è stata una bella esperienza, una bella avventura". Cristina Cappelli, interprete di Matilda, ha invece dichiarato a Fanpage.it: "Matilda è una donna che da adulta sembra sappia bene cos'è, cosa vuole e dove sta andando. In realtà, il suo è un meccanismo di difesa". Nel corso della live di Fanpage.it, Fabio Balsamo ha raccontato a Zeina Ayache: "La parte più complessa è stata farne parte perché sia io che Gianluca abbiamo dovuto affrontare una serie di provini molto lunghi. Io, in particolare, avevo un ruolo che andava pulito. Netflix richiedeva la pulizia dei fiati e tutta una serie di esigenze editoriali a cui far fronte. È stato un bel lavoro, molto impegnativo" 

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