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Gene Gnocchi: “Tornare a Quelli che il calcio con Simona Ventura? Non ci penserei su due volte”

Nel corso di un’intervista rilasciata a Libero, Gene Gnocchi ricorda i primi anni Duemila, quando insieme a Simona Ventura componeva una coppia televisiva che partiva dalle domeniche calcistiche per arrivare fino a Sanremo. Davanti a una proposta della Rai di tornare a quei tempi, lui avrebbe già la risposta.
A cura di Andrea Parrella
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Tanti anni insieme a Quelli Che Il Calcio, La Grande Notte del Lunedì, un Festival di Sanremo. Erano i primi anni 2000 quando Gene Gnocchi e Simona Ventura, con l'aggiunta per niente irrilevante di comici come Maurizio Crozza e Max Giusti, rappresentavano la formazione di punta di Rai2 in una stagione televisiva ancora analogica. Oggi le loro strade si sono separate, ma il ricordo di quegli anni deve essere dolce, visto il modo in cui Gene Gnocchi ne ha parlato in un'intervista rilasciata in queste ultime ore a Libero. Gnocchi celebra quel periodo e non nega che, dopo il rientro della Ventura a Rai2, se dovesse prendere quota un'idea revival di "Quelli che il calcio" che immagini un suo ritorno alla conduzione dello spazio domenicale dedicato al campionato di calcio, lui non avrebbe dubbi:

Con lei sì. Con Simona mi sono trovato molto bene, avevo libertà assoluta. Non ci penserei due volte

Nella stessa intervista il comico ha parlato del suo spazio in copertina a diMartedì confermato da diverse stagioni, e che l'anno scorso lo portò al centro di una paradossale polemica per una sua battuta su Claretta Petacci. Il comico ammette di trovarsi benissimo, ma sottolinea anche il momento di crisi che sta vivendo la sua categoria:

"Mi trovo benissimo, ho una bella visibilità e ho sempre fatto quello che volevo. Ma… bisogna ripensare questo tipo di comicità nella politica. Mi riferisco alla copertina satirica, sta un po' tirando la corda. In linea generale il francobollo comico, il classico ‘facce ride', ha fatto il suo tempo, bisogna pensare formule diverse. Bisogna andare in studio, sparigliare le carte. Fare al politico domande impertinenti. Tutto dipende se hai davanti una persona intelligente, che accetta il confronto. Se vai in una trasmissione e non hai ‘paura' di quello che può succedere c'è qualcosa di sbagliato. Ti devi mettere in gioco".

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