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Franco Gatti dei Ricchi e Poveri sulla morte del figlio Alessio: “Beveva, è stata la sua disgrazia”

Franco Gatti dei Ricchi e Poveri è l’ospite del giorno a “Vieni da me”, nella puntata di martedì 8 ottobre 2019. Ospite del momento de “La cassettiera”, a Caterina Balivo il popolare cantante ha raccontato aneddoti della sua vita passata e, inevitabilmente, si è finito di parlare anche di suo figlio, scomparso tragicamente nel febbraio 2013.
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Franco Gatti dei Ricchi e Poveri è l'ospite del giorno a "Vieni da me", nella puntata di martedì 8 ottobre 2019. Ospite del momento de "La cassettiera", a Caterina Balivo il popolare cantante ha raccontato aneddoti della sua vita passata e, inevitabilmente, si è finito di parlare anche di suo figlio, scomparso tragicamente nel febbraio 2013.

I gossip sui Ricchi e Poveri

Comprensibilmente, l'intervista parte da lontano. Gli esordi di Franco Gatti, anni prima che si costituissero i "Ricchi e Poveri", sono legati ai Jets. Un gruppo di soli uomini di cui faceva parte anche Angelo Sotgiu. Anni dopo, il gruppo si sciolse e iniziò il sodalizio con Marina Occhiena e Angela Brambati: erano nati i Ricchi e Poveri. E proprio sulla band e sul motivo dell'abbandono di Marina Occhiena, Caterina Balivo prova a saperne di più. "Ma davvero Marina era diventata l'amante del marito di Angela?" chiede la conduttrice, sperando in una risposta che chiarisca uno storico gossip, ma Franco Gatti è attento: "No, ma pensa alla salute, questi sono chiacchiericci e pettegolezzi". Franco Gatti ricordando il sodalizio con Angelo Sotgiu e Angela Brambati, da cui è uscito nel 2013 dopo la morte di suo figlio, si commuove.

La morte del figlio Alessio

Nel 2013, la tragica scomparsa di suo figlio. A Caterina Balivo ne parla e, forse per la prima volta, rivela perché sia morto: "Beveva, beveva e beveva. Ed è stata anche un po' la sua disgrazia". 

Io, mio figlio lo sento vicino. Era incredibile, dotato di una grande genialità. Io ho sempre giocato nei titoli borsistici, gli feci vedere come facevo, dopo sei mesi era migliore di me. Di studiare non se ne parla, però era un tipo così. L'unica cosa che lui beveva, beveva e beveva. Ed è stata anche un po' la sua disgrazia.

Alessio Gatti, come gli esami compiuti dall'istituto di Medicina legale fatti realizzare dalla Procura di Genova, hanno accertato il decesso per "morte da prima assunzione", complice un cocktail micidiale di alcool ed eroina. Franco Gatti dimostrò così che suo figlio non era un drogato abituale: "Ha fatto una cazzata, la prima della sua vita, con gli stupefacenti e in un momento in cui non stava bene. E l'ha pagata così". 

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