Fiorello: “Niente tv per ora. Venier e D’Urso? Mettono in dubbio l’unica certezza, la matematica”
Fiorello tornerà in tv con il nuovo varietà Rai già promesso da tempo? Al momento, lo show è rinviato, come ha confermato lui stesso al Corriere della Sera. La messa in onda, dapprima prevista per novembre 2018, potrebbe avvenire nel 2019, ma nulla è certo. Lo slittamento è stato deciso per via del cambio dei vertici Rai: "Quando non sai chi arriva, se hai bisogno, non sai a chi rivolgerti. Così è stato meglio spostarlo".
Fiorello: Mi sento sopravvalutato, non sono così bravo
In realtà, lo showman siciliano, col passare del tempo, è sempre meno attratto dalla televisione, un mondo che finisce con l'annoiarlo. Ecco perché, anziché tornare in tv, preferisce dedicarsi alla radio: ogni giorno dal lunedì al venerdì è in diretta su Radio Deejay alle 19.00. Addirittura, Fiorello si sentirebbe sopravvalutato per un programma da prima serata:
La tv mi costa fatica perché è un continuo uscire da una riunione per entrare in un'altra: con i produttori, con gli autori, con gli scenografi, con le maestranze… L'ultima cosa a cui si pensa è lo spettacolo e io alla seconda riunione mi sono già stufato. La radio invece è come andare al bar, è divertente, non c'è stress, non ci sono gli ascolti, non c'è quello che dice che ieri non è andata tanto bene. (…) La verità? Mi sento artisticamente sopravvalutato. Giuro. Non penso di essere così bravo, non sono ‘sto fenomeno. Ce ne sono molti migliori di me. Se penso alle imitazioni ne trovo almeno dieci più bravi. So cantare, ma l'Italia è un Paese di cantanti e ce ne sono almeno 190 mila più dotati di me. Monologhista? Ci sono colleghi che mi danno una spanna. Gli altri sono più bravi, forse io sono più forte perché creo quello che altri non fanno, l'aspettativa, l'idea dell'evento.
La frecciatina a Barbara D'Urso e Mara Venier
Quando l'intervista vira sull'argomento "stress da ascolti", il grande tormentone dei palinsesti italiani, Fiorello non resiste alla tentazione di mandare una frecciatina a Barbara D'Urso e Mara Venier. Le due amiche / nemiche che rivaleggiano rispettivamente con Domenica Live e Domenica In sono da settimane protagoniste di una guerra a colpi di numeri e hashtag in cui capire chi ha veramente vinto la sfida Auditel è sempre più difficile: "L'ansia da prestazione si vince, anche perché gli ascolti ormai lasciano il tempo che trovano. Quelli della domenica poi sono fantastici, non si capisce mai chi vince. Mara Venier e Barbara D' Urso hanno messo in dubbio l'unica certezza che avevamo, la matematica".
Quando la tv premia l'incompetenza
Se i reality televisivi e il web sembrano avere in comune la capacità di dare spazio all'incompetenza, Fiorello non ha dubbi su quale sia il medium più colpevole: "Direi che è più responsabile la tv. Il web è più onesto: al di là delle scemenze virali da whatsapp, la rete premia comunque chi sa fare qualcosa. Certo poi vedo che quelli del web al cinema hanno fatto fatica perché un conto è fare un video dalla tua camera, un altro convincere la gente a prendere la macchina, uscire e andare al cinema. L'altro punto di arrivo per loro è la tv, perché anche chi ha 20 milioni di follower non dice di no alla tv, ma lì scopri la verità. L'esame del pubblico è sempre complesso, sul palco da solo davanti a mille persone si vede quello che sai fare. Ora la patente di showgirl è abusata, la danno a chi non sa fare niente. Io sono rimasto a Lorella Cuccarini, a Virginia Raffaele, a Paola Cortellesi che sanno fare uno show da sole. Come Gabriella Germani, che è l'imitatrice radiofonica numero 1 sulla Terra".