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Filippo Roma condannato a versare 52mila euro di danni a “Nuovo” e “Diva e Donna”

L’inviato de “Le Iene” Filippo Roma è stato condannato a versare 52mila euro di danni a Cairo Editore per diffamazione e a pagare 1000 euro di multa. Lo ha stabilito il giudice della quarta sezione penale di Milano nell’ambito del processo sui servizi atti a screditare i giornali “Nuovo” e “Diva e Donna”, nel quale figuravano tra gli imputati, tutti assolti, anche Gigi D’Alessio, Anna Tatangelo, Elenoire Casalegno e Vanessa Incontrada.
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Filippo Roma, uno dei volti di punta della trasmissione televisiva ‘Le Iene', è stato condannato per diffamazione a 1.000 euro di multa e a un risarcimento complessivo di 52 mila euro da versare a Cairo Editore, ai direttori responsabili del ‘Nuovo' e ‘Diva e Donna' e a una giornalista di una delle due testate nell'ambito del processo in corso a Milano con al centro tre servizi televisivi che la Iena ha mandato in onda a partire dal febbraio 2013 che, stando a quanto rivelato dall'Ansa, avrebbero screditato il contenuto di alcune interviste dei settimanali cartacei. È quanto stabilito dal giudice della quarta sezione penale del Tribunale di Milano nel quale figuravano come imputati anche Gigi D'Alessio e Anna Tatangelo, Eleonoire Casalengo e Vanessa Incontrada. Il loro ruolo nella vicenda quello di essersi prestati alle interviste di Filippo Roma utili a confezionare i servizi. Sono stati tutti assolti perché "il fatto non costituisce reato".

Assolti anche Luca Tiraboschi, ex direttore di rete a Italia 1, e Davide Parenti, il creatore-autore de "Le Iene".  Filippo Roma, stando al comunicato dell'Ansa, è stato assolto dal reato di sostituzione di persona che era stato ipotizzato dall'accusa perché aveva contattato il direttore del settimanale "Nuovo" Riccardo Signoretti, fingendosi per un'altra persona richiedendo un'intervista. È stato però condannato a risarcire danni alle parti civili: 30mila euro al direttore di Nuovo Riccardo Signoretti, 10mila euro per il direttore di ‘Diva e Donna' Angelo Ascoli, 8mila euro per Cairo Editore e 4mila euro per la giornalista Antonella Silvestri per un totale di 52mila euro. Tra le ipotesi mosse dai difensori di Urbano Cairo quelle relative al reale scopor dei servizi de "Le Iene" atti ad attaccare un editore concorrente piuttosto che produrre un'inchiesta su un tema rilevante.

Perché Filippo Roma è stato condannato

"Le Iene", con "Striscia la Notizia", è uno dei programmi Mediaset su cui il pubblico medio italiano ripone più fiducia quando si tratta di smascherare truffe o comportamenti poco trasparenti. Ecco perché i servizi contro i settimanali "Nuovo" e "Diva e Donna" destarono molto scalpore. Tramite le pagine del settimanale "Nuovo", rispose con un editoriale direttamente il direttore Signoretti:

Lo show ha raccolto dichiarazioni da una serie di personaggi che sostengono di non averci rilasciato le interviste pubblicate. Interviste che loro stessi a noi non hanno smentito anche perchè possediamo tutta la documentazione che ne certifica l'autenticità […] Raccolte le registrazioni, era chiaro che mostrare a Le Iene le nostre prove non sarebbe servito a nulla, ci avrebbero ugualmente diffamati. Allora abbiamo invitato il programma a non mandare in onda il servizio spiegando loro che avevamo tutte le prove, organizzate per essere fornite all'autorità giudiziaria. L'appuntamento del pomeriggio dunque era annullato […] La richiesta di risarcimento dei danni [contro Le Iene, ndr] sarà pesante come la loro volontà di arrecare danno attraverso l'inganno.

Proprio in quella circostanza, Signoretti avanzò l'ipotesi che dietro il servizio ci fosse in realtà uno scontro sotterraneo tra i due grandi gruppi editoriali Cairo e Mondadori.

Non è che Italia 1 ha messo in moto una strategia per diffamare Nuovo, un giornale di successo concorrente dei periodici della Mondadori? La Mondadori ha in comune con Mediaset lo stesso proprietario e da tempo non brilla nè per numero di copie vendute nè per raccolta pubblicitaria. A corroborare questo dubbio c'è anche l'aggressione al direttore di Diva e Donna […] Stavolta alle Iene non basterà un digestivo per mandare giù la polpetta avvelenata che si sono cucinate da sole.

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