42 CONDIVISIONI

Feltri contro Ti lascio una canzone: “Nanetti orrendi, mi viene voglia di sparare” (VIDEO)

Queste le parole del giornalista Vittorio Feltri che, intervenuto a TeleBari, si è scagliato contro il programma “Ti lascio una canzone” condotto da Antonella Clerici.
A cura di Fabio Giuffrida
42 CONDIVISIONI
Immagine

Il giornalista Vittorio Feltri, classe 1943, è intervenuto a TeleBari dove ha parlato, senza peli sulla lingua, dei contenuti trasmessi dalla televisione italiana oggigiorno. Uno dei suoi bersagli è stato "Ti lascio una canzone", il noto talent show condotto da Antonella Clerici su Rai 1 che vede protagonisti piccoli cantanti alle prese con i brani più celebri del panorama musicale italiano. Un programma, così come "Io Canto", che è stato fortemente criticato ma che, puntualmente, registra ampi consensi, pur dovendosi scontrare, al sabato sera, contro Maria De Filippi, in linea di massima imbattibile. In molti non hanno affatto gradito l'idea di mandare i piccoli su un palco così prestigioso a intonare canzoni da grandi, vestiti da grandi. Feltri è uno di quelli:

Ogni volta che accendo la tv o vedo Papa Francesco o vedo i cuochi, o vedo Renzi o quei nanetti orrendi, quei bambini che cantano che sono diretti dalla signora Clerici. Trovo tutto abbastanza stucchevole, nulla di personale, non ce l'ho con le persone, però insomma se la televisione ci deve ammorbare con le stesse facce che dicono sempre le stesse cose. E' vero che la banalità richiede coraggio ma a forza di banalità si sbadiglia.

Vittorio Feltri preferiva lo "Zecchino d'Oro"

La responsabilità, in realtà, non può essere affatto addebitata ai bambini né tanto meno alle famiglie: al massimo, quello che andrebbe rivisto, è il format, l'idea di mandare in onda dei giovani in prima serata sul piccolo schermo. Dall'altra parte i ragazzi hanno il diritto di sognare: si prenda ad esempio il gruppo Il Volo che oggi è conosciuto e invidiato in tutto il mondo. Se non fosse stato per la Clerici, Il Volo non sarebbe mai nato. Feltri, quindi, intervenuto a TeleBari si è sbilanciato ancora di più:

Penso che i bambini dello Zecchino d'Oro intenerissero, questi che scimmiottano gli adulti rompono i co****ni, già ce li rompono abbastanza quelli veri. Ci mancano solo quelli finti piccoli miniaturizzati, io non li reggo, mi viene voglia di sparare. Come diceva un sincero democratico, mi viene voglia di mettere la mano alla fondina. Siamo alla finzione esasperata, questo un po' infastidisce, già i bambini rompono le scatole, parliamoci chiaro. I bambini e i cani annoiano dopo un po', se poi cantano anche, preferisco quelli che abbaiano.

42 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views