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Fabio Testi: “Dopo lo scandalo sulle donne dell’est nessuno mi invita più in tv”

A mesi dalla chiusura di Parliamone sabato per la clamorosa gaffe sulle donne slave, l’attore, che fu ospite nella puntata, accusa di subire l’ostracismo Rai: “Hanno deciso di non invitarmi più in tv, e sanno che campo di quello”.
A cura di Valeria Morini
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Fabio Testi si sfoga duramente ad alcuni mesi dal tanto chiacchierato scandalo a "Parliamone sabato" di Paola Perego, quando un discutibile dibattito sui "motivi per fidanzarsi con una donna dell'est" venne accusato di maschilismo e razzismo, fino alla decisione della Rai di cancellare il programma. Fabio Testi partecipò alla discussione dicendo la sua sulle presunte "doti" delle ragazze slave: da quel momento, sostiene oggi lui a Diva e Donna, la tv avrebbe deciso di ostracizzarlo.

Peraltro, a suo tempo la Perego si scusò pubblicamente solo per le frasi dello stesso Testi. Lui, però, sostiene come tutto fosse stato deciso insieme alla presentatrice.

Ridicolo! Avevo concordato tutto con l'autrice. La conseguenza è che non sono mai più stato chiamato in tv. E non mi chiameranno più… Qualcuno ha chiesto di non invitarmi più. Capite la gravità? Sapendo che io campo con i soldi dello spettacolo… Come se fosse colpa mia. Solo per aver raccontato l'aneddoto di un mio amico. Pazienza, sopravvivrò lo stesso.

Per la cronaca, l'aneddoto era il seguente: "Un mio carissimo amico era fidanzato con una ragazza di Mosca, per il suo compleanno, come regalo, lo ha portato in un bordello, gli ha fatto scegliere una ragazza e si sono divertiti tutta la notte. Quando me l'ha raccontato mi ha detto ‘Come fai a non innamorarti di una donna così?".

"Il programma andava male, serviva una scusa per chiuderlo"

Fabio Testi ribadisce la sua contrarietà alla decisione di Rai1 di chiudere il programma, aggiungendo una rivelazione tutt'altro che trascurabile: a suo parere, la vera motivazione dietro la cancellazione di Parliamone sabato sarebbero gli ascolti insoddisfacenti.

Una storia di una tristezza infinita. La pochezza dei politici che si accaniscono sulle piccole cose perché non riescono a risolvere quelle grandi. La trasmissione già andava male di suo e avevano bisogno di un pretesto per chiuderla.

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