Fabio e Mingo sospesi da Striscia per due servizi falsi
Fabio e Mingo sono stati sospesi per due servizi falsi, quello del finto avvocato e della maga sudamericana, secondo quanto sostenuto dall'edizione odierna di "Striscia la Notizia". In chiusura di puntata è stato il Gabibbo, il primo a comunicare la notizia della sospensione del duo, a spiegare le motivazioni che hanno portato alla sospensione del rapporto di fiducia con la redazione pugliese del telegiornale satirico, annunciando anche azioni legali nei confronti del duo. L'annuncio del Gabibbo è arrivato in un momento di massimo ascolto per "Striscia", appena prima di dare la linea al match valido per la finale di Champions League tra Juventus e Real Madrid.
Abbiamo acclarato che il caso di qualche tempo fa della maga sudamericana non esiste, anche quella del falso avvocato era una messa in scena. E a noi questo basta. È una cosa grave, seguiranno azioni legali per accertare responsabilità. Non tutti hanno la stessa nostra sensibilità. Per esempio alla giornalista di Sky Inghilterra, che intervistava il sedicente fenomeno Golfera, non risulta sia successo niente. Tutto tranquillo anche per il giornalista Franco Di Mare, che ha intervistato un testimone finto. I panni sporchi si lavano in famiglia, ma voi siete la nostra famiglia.
Il "provolone" che Fabio e Mingo consegnavano durante i loro servizi a chi era colpevole di sprechi pubblici, probabilmente adesso dovrebbero auto-infliggerlo, anzi non è escluso che potrebbe far visita loro l'integerrimo Valerio Staffelli per la consegna di un "Tapiro d'Oro". Eppure è davvero surreale questa situazione, lo avevano dichiarato gli stessi Fabio e Mingo che si erano detti scioccati ed increduli:
Francamente non ne sappiamo nulla, sono caduto dalle nuvole. Sappiamo quello che sapete anche voi e non riusciamo a metterci in contatto con Antonio Ricci né con la produzione. Non sappiamo cosa pensare, se sia una trovata di Ricci.
La denuncia di Claudio D'Amario contro Fabio e Mingo non c'entra
Tra le ipotesi fatte in un primo momento si era pensato ad una denuncia pre-esistente di Claudio D'Amario, direttore dell'Asl Pescara, nei confronti del duo per un servizio ritenuto fuorviante e inesatto sull'acquisto di locali fatiscenti da parte della stessa Asl da privati, per una cifra considerata eccessiva per il valore dell'immobile. Lo stesso dirigente aveva dichiarato, nel corso di un'intervista al quotidiano più autorevole d'Abruzzo, "Il Centro", di essere deciso nel voler denunciare i due redattori di "Striscia".
La realtà dei fatti è stata deformata e, pertanto, denunceremo Striscia la notizia per calunnia e diffamazione, chiederemo il sequestro della puntata e il risarcimento dei danni subiti dalla Asl e anche da me stesso: sono stato dipinto come un imbroglione o un cretino e, a causa di questo servizio, la mia carriera potrebbe risentirne con possibilità precluse. Stiamo valutando quale è la procura di competenza, Milano, Roma o Pescara, poi, presenteremo la querela.