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Sanremo 2018

Ermal Meta e Fabrizio Moro restano in gara a Sanremo 2018: scongiurata la squalifica

Dalla conferenza stampa Rai dell’8 febbraio 2018, arriva la decisione ufficiale della rete in merito al caso che ha coinvolto Ermal Meta e Fabrizio Moro. I due si esibiranno questa sera nel corso della terza puntata del Festival di Sanremo. Scongiurata l’esclusione, restano in gara. Confusione in sala stampa.
A cura di Stefania Rocco
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È arrivata attraverso la conferenza stampa Rai dell’8 febbraio 2018, la decisione della rete rispetto al caso che ha visto il coinvolgimento di Ermal Meta e Fabrizio Moro, scoppiato poche ore dopo la prima esibizione dei due a Sanremo 2018 con il brano “Non mi avete fatto niente”. In apertura di conferenza, anche per prevenire le domande che di certo sarebbero arrivate dalla sala stampa, il direttore di Rai1 Angelo Teodoli ha annunciato che il brano non è stato squalificato, pertanto Meta e Moro restano in gara. Una nota stampa ha chiarito che: “A seguito delle valutazione tecniche effettuate, Rai ritiene che non si debbano escludere Fabrizio Moro ed Ermal Meta in quanto la canzone è conforme al requisito di novità prevista. In base al regolamento è considerata nuova la canzone che, nell’insieme della sua composizione, non sia già stata pubblicata o fruita. È stata una riflessione, c’è un regolamento e va rispettato anche nel rispetto di chi è stato escluso o ammesso. Non è generato dalla polemica nata sul web. Se la canzone rispetta le regole, dobbiamo ritenerla valida".

”.

L’accusa di plagio ai danni di Meta e Moro

Ermal Meta e Fabrizio Moro sono stati accusati di plagio, un’accusa che ha via via perso consistenza quando i fatti sono diventati più chiari. A far scoppiare il caso è stato il ritornello della canzone “Non mi avete fatto niente”, risultato essere praticamente identico a quello di un altro brano, “Silenzio”, portato alle selezioni di Sanremo Giovani nel 2016 da Ambra Calvani e Gabriele De Pascali. A unire le due canzoni è Andrea Febo, autore di “Silenzio” che compare a Sanremo 2018 da co-autore insieme a Meta e Moro. Non si tratterebbe di un plagio, dunque, ma il rischio consisteva nel fatto che la canzone non potesse essere considerata un inedito.

La cautela espressa dalla Rai

Nel corso della conferenza stampa del 7 febbraio 2018, dalla Rai erano arrivate parole cariche di cautela. Prudente il commento di Claudio Baglioni che aveva dichiarato di voler fare chiarezza prima di esprimere un giudizio sulla questione. “Le verifiche sono in corso, ne riparleremo quando ne saprò di più” aveva asserito il conduttore del Festival di Sanremo, alle cui parole avevano fatto eco quelle del direttore di rete Teodoli: “Prevale la tesi protettiva nei confronti di artisti che hanno presentato un brano valevole. Faremo tutte le nostre valutazioni con calma. Cercheremo di dare una presunzione di innocenza”.

Caos in sala stampa, risponde Fasulo

Caso in sala stampa. Si cerca di vederci chiaro rispetto a una perizia da più parti definita confuso. Claudio Fasulo, autore Rai, sostiene non gli risulti che a monte della presentazione del brano, sia stato comunicato alla commissione che il ritornello era già stato edito. Prevale il sentimento di confusione in sala. Fasulo aggiunge:

Il tema principale sta nel fatto che l’autore sia lo stesso. Il caso che si è venuto a creare è molto particolare. Il brano, ai sensi di questo regolamento, è ammissibile alla gara. La perizia tecnica è stata eseguita dai nostri addetti, può essere chiaramente consultata. È una base affidabile, il nostro ufficio legale è una cosa seria e nessuno si permetta do metterlo in discussione. È una cosa delicata, nessuno lo nega. Ripeto: il brano, ai sensi di questo regolamento, è un brano nuovo e può partecipare alla gara.

Si è d’accordo sulla necessità di rivedere il regolamento per il futuro, avendo questo caso creato un precedente scomodo.

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