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Emilio Fede: “Il risarcimento di Mediaset? Lo darei a una famiglia bisognosa di Napoli”

L’ex direttore del Tg4 precisa in una nota di non aver mai chiesto un risarcimento milionario per il licenziamento a Mediaset, precisando tuttavia che avrebbe destinato ad una famiglia bisognosa napoletana l’eventuale somma.
A cura di A. P.
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La carriera di Emilio Fede, come noto, è giunta ad un punto cruciale quando, diversi mesi fa, l'ex direttore plenipotenziario al Tg4, fedelissimo di Berlusconi, in particolare quello politico, veniva letteralmente cacciato dal suo ufficio di Mediaset, azienda con la quale aveva ancora una collaborazione di consulenza, in seguito ad una vicenda giudiziaria torbida, che vedeva coinvolto lui, persone esterne all'azienda, il direttore editoriale Crippa nonché, secondo indiscrezioni, anche Fedele Confalonieri (protagonisti di fotomontaggi a luci rosse in possesso di Emilio Fede). Una vicenda giudiziaria (l'intera ricostruzione) per la quale Fede si è sempre dichiarato la sua sostanziale innocenza ed ingenuità finendo anche in lacrime al telefono con Cruciani, quando rivelava di aver pensato al suicidio. Ma sappiamo che Emilio Fede, due mesi fa, avrebbe fatto richiesta, tramite i suoi avvocati, di un mega risarcimento chiesto alla sua azienda, per tutti i danni subiti in seguito alla cacciata lampo da Mediaset. A gennaio 2015 affermava di pretendere 8 milioni e di non essere disposto ad accettarne meno di 3:

Dopo tutto quello che ho fatto per Mediaset, meno di tre milioni non li prendo nemmeno per sogno. Voglio le scuse dai vertici dell'azienda per un licenziamento ingiurioso. Voglio essere riabilitato dall'azienda. Devo essere risarcito innanzi tutto moralmente, per me, per la mia famiglia, i miei nipoti. Mi hanno messo fuori completamente con una mail, non sono più potuto rientrare in ufficio. Voglio le scuse di chi ha deciso.

Tutto smentito a quanto pare, visto che, stando a quanto afferma Il Mattino, in una nota il giornalista avrebbe smentito la richiesta di risarcimento milionaria per il suo licenziamento, precisando un altro particolare interessante, ovvero la destinazione dell'ipotetica somma con cui sarebbe stato risarcito. Fede ha infatti precisato di aver:"dichiarato pubblicamente che parte del risarcimento ottenuto sarebbe stato destinato ad una famiglia bisognosa di Napoli. Una famiglia senza tetto".

La vicenda della foto a luci rosse

L'ex direttore del Tg4, aveva impugnato il suo licenziamento, quello che Mediaset aveva stabilito con effetti a partire dal 31 ottobre 2013, formulando tramite i suoi legali una richiesta danni per una cifra esattamente pari a 8 milioni e mezzo di euro. A motivare questa richiesta tanti fattori che, a parere di Emilio Fede, avrebbero contribuito a generare danni morali, esistenziali e biologici,uniti ad un licenziamento ritenuto ingiusto e vessatorio. L'ex conduttore del tg di Rete4 (precedentemente di Studio Aperto), ha affermato di essere stato allontanato dal suo ufficio che occupava da 25 anni, della sua casa a MIlano2, ufficio, autista, segretaria e telefono, dopo la pubblicazione di un articolo su La Stampa nel quale venivano pubblicati atti della Procura di Torino per i quali Fede risulta indagato per alcuni fotomontaggi del direttore di Mediaset Crippa

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