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Elisabetta Gregoraci, l’oro rosa di Made in Sud

Anche quest’anno gioca con lo stereotipo della ‘sexy inconsapevole’ e fa centro con una presenza garbata, mai volgare o eccessiva.
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Elisabetta Gregoraci anche quest'anno è la parte femminile, con Fatima Trotta, di Made in Sud, programma comico di Rai Due giunto alla sua settima edizione. La prima puntata, più lunga di un'ora e forse troppo, è stata il solito successo annunciato di ascolti: 2.139.000 spettatori, share del 9,82%. Una serata d'oro per il cast del programma di cabaret napoletano più seguito di sempre, considerando soprattutto una controprogrammazione davvero ricca. Su Rai Uno, la seconda puntata di "Baciato dal sole" è andata in leggera flessione rispetto alla prima puntata mentre su Canale 5 il film "La bella e la bestia" con Vincent Cassell non è andato oltre il 3.411.000 spettatori, con il 14,20% di share.

In questo scenario, una delle chiavi del successo di "Made in Sud" è sicuramente riscontrabile nella riconferma di Elisabetta Gregoraci. Simpatica e sexy al punto giusto senza mai risultare eccessiva, non un'esagerazione e mai volgare, la Gregoraci sembra incarnare un nuovo tipo di soubrette che gioca con lo stereotipo classico della "sexy inconsapevole". Non sbagliano gli autori e la produzione di "Made in Sud" a puntare ancora una volta su di lei, che ben si integra e lascia spazio anche alla sua controparte, Fatima Trotta. Sembrerebbe quasi una bestemmia per alcuni critici dal ditino alzato, ma attualmente nessun comedy show può contare una conduzione meglio assortita di quella che c'è a Made in Sud, e così sembrano pensarla anche una buona fetta dei lettori di Fanpage che al sondaggio "Vi fa ridere la comicità di Made in Sud?", hanno risposto senza indugio "Si" (al 70%).

Francesco Cicchella, un perfetto Massimo Ranieri

Francesco Cicchella è una conferma per l'ecosistema "Made in Sud". Dopo i personaggi di Michael Bublè e Gigi D'Alessio, ma soprattutto dopo il grande successo riscosso a "Tale e quale show", in questa settima edizione presenta una nuova imitazione, quella del gotha della canzone napoletana Massimo Ranieri. Ne sottolinea i tic e i manierismi, lo dipinge come un esaltato dalle manie di grandezza sempre pronto ad ostentare le sue capacità, da ballerino a pugile, da attore a conduttore.

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