Eddie Murphy e Homer Simpson sarebbero piaciuti senza la voce di Accolla?

Tonino Accolla, si è spento oggi, all'età di 64 anni. A causarne la morte, una lunga malattia. Accolla era di certo uno dei doppiatori più conosciuti e amati in Italia. Anche il popolo di twitter ha voluto salutarlo, affidando il suo dispiacere ad un tweet.  Il suo lavoro non era cosa semplice. Dare voce ad un personaggio, significa in qualche modo caratterizzarlo. Il doppiatore resta nell'ombra. Dona la sua voce eppure non c'è, per il pubblico non esiste. E' in grado, però,  di rendere un personaggio protagonista, di aggiungere qualcosa, di renderlo diverso, unico.

Può farlo in mille modi differenti, grazie ad un'inflessione, ad un'imprecazione, ad un tono di voce che lo distingue da tutti gli altri e ne ruba la scena. Eddie Murphy ne è un classico esempio. E' sicuramente uno dei personaggi più amati tra quelli doppiati da Accolla. L'attore avrebbe suscitato la stessa simpatia, nel nostro Paese, se non avesse avuto quella risata inconfondibile e buffa? Certamente no. Quella risata e quel tono di voce, sono stati i tratti che negli anni lo hanno distinto, film dopo film. Insomma impossibile pensare all'attore e non associare all'istante il suono allegro delle sue risa.

La stessa cosa è accaduta con Homer Simpson. Se il simpatico uomo giallo, non avesse avuto quella vociona, sarebbe risultato egualmente simpatico? Il suo modo di parlare apriva un mondo. Quella voce grossa, diversa e che rallentava quando il personaggio si perdeva in ragionamenti senza capo né coda, riusciva a trasmettere perfettamente il carattere del cartone. E' questo il talento del doppiatore esperto. E' questa la magia del doppiaggio. Aggiungere, arricchire e anche rivelare le sfaccettature di un personaggio, utilizzando in maniera sapiente l'unico strumento a disposizione, la voce.