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Ecco la “nuova” Rai, quella che punta su Paola Perego

Il vento nuovo alla Rai sta soffiando, il neo Dg Gubitosi invoca tagli e ritorno alla qualità della Mamma Rai che fu. Poi si guardano i palinsesti previsti, e si scopre che il sabato sera di Rai1 sarà affidato nientemeno che a Paola Perego.
A cura di Andrea Parrella
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Chiederemmo al nuovo direttore generale della Rai, Luigi Gubitosi, di andare più a fondo nella sua spending/quality review. Non vorremmo che il nominato dal governo tecnico applichi una cura di tagli orizzontali, senza contestualizzare determinate scelte. Abbiamo profondamente apprezzato le parole che motivavano il parziale abbandono da parte dell'azienda dei reality, poiché c'era bisogno di un'inversione di rotta in direzione maggiormente qualitativa. Abbiamo anche gradito la sua totale apertura a Milena Gabanelli, che dopo anni da separata in casa Rai, ha detto di respirare un clima di libertà e collaborazione col nuovo Dg. In generale, accogliamo volentieri la politica di taglio a sprechi e abitudinarie malversazione nelle quali l'azienda  si è esibita di recente.

Il sabato sera della nuova Rai – Detto questo, si legge poi che Ti lascio una canzone lascerà il testimone, nei sabato sera di dicembre di Rai1, a Paola Perego, con un varietà che si chiamerà Superbrain. La Perego? Proprio lei, protagonista di alcuni dei peggiori esempi di tv spazzatura degli ultimi anni (La Talpa, La Fattoria, Al posto tuo su tutti)? D'accordo, va bene il budget che non peserà molto, quindi abbiamo coperto la questione economica: ma la tanto conclamata qualità? Come motivare il tutto nel novero dei progetti che rievochino l'identità di quella che fu Mamma Rai? Il commento, diciamocela tutta, non è per il format, che non si conosce ancora, quanto per il profilo della conduttrice e, in generale, per il target di pubblico che Rai1 tenta, da tempo, di attirare davanti al piccolo schermo al sabato sera.

L'orientamento dell'azienda – La supposizione nasce spontanea, cioè che in virtù di tali scelte, la decisione di abbattere il genere reality, e quindi L'isola dei famosi, pare uno specchietto per le allodole, o comunque un atto non condizionato da una scelta qualitativa, quanto forse da altri criteri. In questo caso vorremmo dissentire prima di vedere. Sappiamo che in Rai non è solo il direttore generale che decide, che esistono gradi e figure diverse, tra direttori di rete e  sezioni come Rai Intrattenimento che si occupano in totale indipendenza e senza interferenze dei vertici di una parte dei prodotti poi presentati in tv. Ma sappiamo pure che una direttiva (generale appunto) deve esistere, e che se la Rai cerca un rinnovo, dovrebbe cominciare dalle persone, almeno da quelle che non hanno contribuito a rendere il servizio pubblico degli ultimi anni qualcosa di cui andare fieri.

Perché Paola Perego? – Con tutto il rispetto per Paola Perego, ma non si ha a memoria qualcosa di particolarmente rilevante negli ultimi anni, affidare a lei il sabato sera è una decisione che pare motivata da qualcosa che vada oltre la competenza e il merito, vedi il suo coniuge. Accusateci d'essere malpensanti, ma diamine, dateci almeno un motivo per non esserlo. Non vuole essere una crociata anti-Perego, in questo caso poco si potrà fare, visto che ci sarà probabilmente già un contratto; ci si augura solo che Gubitosi non sia un personaggio di passaggio, pieno di buoni propositi apparenti, senza effettivi stimoli ad una rivoluzione che invece è necessaria, vitale. Al momento persiste una certa analogia tra l'immagine del neo direttore generale e quella del governo tecnico. Staremo a vedere.

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