E’ morto Damiano Russo, attore di Distretto di Polizia e Come un delfino
E' veramente con grande dispiacere che vi annunciamo la morte del giovane attore Damiano Russo. L'avevamo intervistato a marzo 2011 in occasione della sua partecipazione al film tv di successo Come un delfino (qui l'intervista a Damiano Russo) e ci aveva parlato dei suoi progetti per il futuro e della sua passione per la vita e per il suo lavoro. Ma oggi, un incidente stradale ha troncato la sua vita e la sua carriera si è fermata bruscamente all'età di 28 anni. Damiano era nato a Bari il 26 luglio 1983 e da anni viveva a Roma per lavoro e proprio nella capitale un incidente in moto in via Prenestina gli è stato fatale: nemmeno il trasporto d'urgenza all'Ospedale San Giovanni è servito a salvargli la vita, infatti le sue condizioni sono apparse da subito disperate.
La carriera di Russo è iniziata già nell'adolescenza, infatti a solo 13 anni ha debuttato nel cinema nel film "Io non ho la testa", diretto da Michele Lanubile, nel 1999 ha recitato da protagonista in "Tutto l'amore che c'è", diretto da Sergio Rubini, e ha vinto anche il premio Capitello d'Oro al Sannio Film Festival e la nomination al Globo d'oro come migliore attore esordiente. Proprio al riguardo di questo film ci disse:
Il ruolo al quale mi sento maggiormente legato è indubbiamente quello di Carletto in “Tutto l’amore che c’è” di Sergio Rubini, film che ha segnato la mia adolescenza. Quando l’ho girato, avevo appena 15 anni ed è stato proprio grazie a questo progetto che sono riuscito a comprendere quali erano, e sono tuttora, le mie passioni. Ho scoperto qual era il lavoro che volevo fare da grande.
La carriera in tv di Damiano Russo, tra I Liceali e Un posto al sole
Poi nel 2001 l'esordio in televisione con la serie "Compagni di scuola", su Rai 2 e poi tanti altri personaggi hanno costellato la sua carriera, infatti lo abbiamo visto nella miniserie "Il veterinario" con Gigi Proietti, nella soap opera "Un posto al sole", in cui ha interpretato il personaggio di Bruno Mainardi, poi in "La notte breve", "Medicina generale" e poi i seguitissimi "I liceali", "Ris" e "Distretto di Polizia". La nostra intervista, come detto, fu in occasione della sua partecipazione al film tv "Come un delfino" con Raoul Bova e da questa esperienza Damiano ha imparato molto oltre ad essersi divertito:
Lavorare con Raoul e Ricky Memphis è stato assolutamente piacevole oltre che costruttivo. Era la prima volta che giravo con entrambi e devo dire che, oltre ad essere molto bravi come attori, sono davvero spassosissimi, molto più di quanto la tv lasci trasparire. Troppo spesso, infatti, abbiamo interrotto le riprese proprio nel bel mezzo del lavoro perché travolti da risate incontenibili. A volte, facevamo fatica ad andare avanti perché a qualcuno veniva in mente una battuta e gli altri seguivano a ruota. Non ricordo nemmeno più il numero delle risate. Sono stati fantastici.
Tra gli ultimi lavori Damiano Russo ha recitato al cinema in "Nel mio amore" di Susanna Tamaro e in "Una sconfinata giovinezza" diretto da Pupi Avati. Nei progetti di Damiano c'era anche il seguito di Come un delfino, ma purtroppo ora il suo personaggio non potrà avere più il suo volto. Ciao caro Damiano.
