516 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Discoteche chiuse, Linus: “Quale politico imbecille pensava non ci sarebbero stati assembramenti?”

Il direttore di Radio Deejay interviene in modo molto severo sulla questione dopo la decisione del governo di chiudere le discoteche: “Come puoi pensare che la gente in un locale non faccia quello per cui c’è andata, cioè stare insieme?”. Riconosce il momento di crisi che il settore sta vivendo ma aggiunge: “A parte Amazon conoscete qualche attività che non abbia avuto problemi da questa situazione?”.
A cura di Andrea Parrella
516 CONDIVISIONI
Immagine

La decisione del governo di chiudere le discoteche dal 17 agosto a causa di una preoccupante crescita dei contagi sta determinando un enorme dibattito a livello nazionale. Se una parte maggioritaria dell'opinione pubblica sembra essere a favore della decisione presa dall'esecutivo, non manca chi fa notare che la decisione stessa rischia di essere tardiva, visto che giunge dopo ferragosto e quindi quando la stagione estiva si avvia ad una fase calante.

Il parere di Linus

Molto duro è il parere di Linus, uno che nelle discoteche ci ha passato buona parte della sua vita e che ha detto subito la sua a poche ore dall'ufficialità della decisione del governo. "E così, da oggi, quando peraltro non conta quasi più niente, le discoteche torneranno a restare chiuse – scrive Linus su Instagram – Ho dovuto mordermi la lingua in queste settimane per evitare di infilarmi in polemiche di cui proprio faccio volentieri a meno, ma adesso che è stata presa la decisione posso chiedermi…ma quale imbecille di politico, governatore, sindaco o questore poteva pensare che si potessero aprire e non avere assembramenti?!?". Il direttore di Radio Deejay prosegue ricordando l'esempio di Ibiza, l'isola delle Baleari tempio del divertimento giovanile, dove molti locali storici sono rimasti chiusi:

I gestori delle discoteche non sono esattamente una categoria al di sopra di ogni sospetto, ma come puoi pensare che la gente in un locale non faccia quello per cui c’è andata, cioè stare insieme?
Perché le avete fatte aprire, eravate ubriachi o interessati? A Ibiza, capitale delle discoteche europee, hanno avuto il coraggio di tenerle chiuse, qui ogni zona poteva decidere in funzione dei casi della regione. Perché nei locali al mare (gli unici aperti) si sa che ci vanno solo i ragazzi del posto, non i turisti.

" ‘I ragazzi hanno diritto di vivere', dicono i paraculi", non senza un accenno tutt'altro che velato alle parole pronunciate pochi giorni fa da Bob Sinclar. E prosegue: "I ragazzi hanno migliaia di altri modi per divertirsi. Correndo qualche rischio, certo, perché è assurdo pensare di chiudersi in un bunker. Ma è stupido favorire i problemi". Quindi la chiosa:

“Il settore è in crisi”. Certo, e ovviamente mi dispiace, ci ho passato buona parte della mia vita, ma a parte Amazon conoscete qualche attività che non abbia avuto problemi da questa situazione?

La polemica sulle discoteche aperte e i contagi in crescita

Ad alimentare il dibattito pubblico sul tema discoteche e contagi nei giorni scorsi diversi personaggi pubblici protagonisti di questo ambito. Dal già citato Bob Sinclar al dj Gigi d'Agostino, che ha deciso preventivamente di annullare la sua serata del 14 agosto a scopo preventivo. Enorme polemica è scaturita inoltre dalle immagini del concerto di Elettra Lamborghini a Praya di Gallipoli, dalle quali emergeva chiaramente un'incapacità da parte dei gestori del locale di garantire un minimo di distanziamento.

516 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views