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Dario Franceschini: “Obbligheremo Netflix a dare visibilità a serie e film italiani”

Il ministro della Cultura annuncia l’estensione alle piattaforme di streaming dell’obbligo di dare maggiore spazio a prodotti nazionali.
A cura di Valeria Morini
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Non solo le televisioni, ma anche piattaforme come Netflix, avranno l'obbligo di dare maggiore spazio a produzioni italiane. Lo rivela Dario Franceschini, Ministro dei beni e delle attività culturali, in un'intervista rilasciata alla Stampa. Se le emittenti televisive appaiono oggi restie a intensificare l'autoproduzione e la messa in onda di film made in Italy, proprio per timore della concorrenza di colossi dello streaming, il piano del ministero coinvolge nel "salvataggio" del cinema e della fiction nazionali queste nuove realtà: "Anche Netflix o altre piattaforme come Amazon Prime avranno gli stessi obblighi, compatibilmente a una programmazione senza fasce orarie. Stiamo pensando a meccanismi per assicurare la visibilità di serie e film italiani".

Spazio a film e serie di produzione italiana

L’obbligo di trasmettere e investire di più su film, cartoon e serie italiane, introdotto con la riforma del cinema non è stato molto gradito  dalle televisioni italiane, che lamentano come soltanto nel 2019 l’intervento costerebbe loro 1,2 miliardi.

Il modello è quello che ha permesso di risollevare il cinema francese. Il sistema delle quote esisteva già ma non venivano applicate le sanzioni. Era prevedibile che le tv protestassero. Ma adesso dovranno rispettare i nuovi obblighi, soprattutto nel prime time, la fascia oraria più importante. Non se la possono cavare mandando un film italiano alle due di notte.

L'obbligo esteso a Netflix

Nella riforma, ha aggiunto quindi Franceschini, rientrano anche le piattaforme di streaming, di cui le televisioni italiane temono ormai la concorrenza. Ad oggi, Netflix ha prodotto una serie italiana ("Suburra") e ha introdotto nel suo catalogo diverse fiction Rai, da "Don Matteo" a "L'ispettore Coliandro".

Netflix avrà quote di programmazione e obblighi di investimento come le tv tradizionali. Stiamo lavorando su diverse ipotesi per costringere anche tutte le piattaforme online a valorizzare prodotti italiani, su home page, menu, banner. Sono rimasto allibito nel leggere che avremmo danneggiato la raccolta pubblicitaria o anche che cinema e fiction italiani non sono in grado di reggere la concorrenza. Il tax credit al cinema e l’obbligo di trasmissione e di investimento servono appunto a migliorare la qualità. Abbiamo creato una moratoria per il 2018. Così avranno il tempo di produrre film che possono reggere il prime time.

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