Da Da Da, il successo senza tempo della tv italiana
Da(lla tv) Da(l cinema) Da(lla canzone), stiamo parlando di Da Da Da, il programma in onda tutte le sere su RaiUno, subito dopo il telegiornale delle 20:00.
Da un’idea di Michele Bovi, capostruttura intrattenimento di Raiuno, nei titoli di coda la firma del programma è di Elisabetta Barduagni, che con pazienza spulcia gli archivi della rete e il repertorio delle Teche Rai, per proporre il meglio della nostra televisione, come Ieri e Oggi, Schegge, Spensieratissima, Supervarietà, Canzonissima e Studio Uno.
Un programma praticamente a costo zero, fatto di spezzoni di film e trasmissioni, canzonette e sketch comici, tutto scelto e montato secondo una logica ben precisa, così da poter ritrovare in ogni puntata un fil rouge da seguire.
I TEMI DELLE PUNTATE DI DADADA: Patty Pravo che canta "La bambola" e Fred Buscaglione e il suo "Che bambola" sono stati i protagonisti della puntata dedicata a “Bambole e pupazzi”; "Ma che colpa abbiamo Noi" interpretata da Shel Shapiro e i suoi Rokes e il principe della risata Totò che, con una capigliature posticcia, si dimena a tempo di shake nella puntata dedicata ai “Capelloni” e ancora i grandi campioni dello sport, il lavoro, la censura e l’amicizia sono alcuni dei temi finora proposti.
I ritagli di Da Da Da, ognuno corredato, con scritte in sovra impressione, da nomi dei protagonisti, titolo del programma e anno di messa in onda, innescano una girandola di ricordi nel telespettatore a casa che diventa così ben lieto di rivedere gli idoli della sua giovinezza in programmi “come non se ne fanno più”.
Chi non ricorda Sandra Mondaini nei panni di Sbirulino e poi con Raimondo Vianello, compagno di una vita; la comicità dei Gatti di Vicolo Miracoli, Franca Valeri, Ugo Tognazzi, Aldo Fabrizi, Nino Manfredi, Alberto Sordi o Enrico Montesano. E ancora uno showman come Walter Chiari o Renato Rascel, per passare agli interpreti musicali come Orietta Berti, Sergio Endrigo, Renato Carosone, Mina e Renato Zero. Citarli tutti è davvero impossibile.
IL SUCCESSO DI DADADA: Ma Da Da Da non è rivolto solo al pubblico degli "anta", per i quali può scattare l’effetto nostaglia, come già succede ai più giovani che rimpiangono la televisione degli anni '90; la trasmissione di RaiUno può essere vista, anzi è vista (stando ai dati Auditel) davvero da tutti, confermandosi per il terzo anno consecutivo un successo di pubblico che attraversa varie fasce di età, fornendo a chi è più in là con gli anni l’occasione di dire “Ti ricordi?” e ai più giovani un modo rapido e divertente per conoscere personaggi e trasmissioni che hanno davvero fatto la storia della televisione italiana e del costume del nostro Paese.
Favore del pubblico ma anche della critica per Da da da che ha ricevuto il giudizio positivo del Moige, il Movimento Italiano dei Genitori e il 25 settembre a Faenza sarà premiato come Miglior Programma Tv Musicale dell'Estate 2011 dal MEI.
Nell’estate delle repliche televisive, ogni tanto, c’è qualcosa che vale davvero la pena di rivedere!