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Cuoco licenziato perché epilettico, Gordon Ramsay gli offre un lavoro

La generosità non è mai stata annoverata tra le qualità del talentuoso chef Gordon Ramsay che stupisce tutti avanzando via Twitter una proposta di lavoro a un cuoco sfortunato: il giovane era stato licenziato perché epilettico.
A cura di Stefania Rocco
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Ha il cuore d’oro Gordon Ramsay, sebbene a prima vista, non sia questa la qualità che di lui balza principalmente all’occhio (le sue sfuriate televisive sono memorabili). La stella del format “Cucine da incubo” ha prestato soccorso a un aspirante collega più sfortunato che si era lamentato via Twitter di aver perso il lavoro a causa delle sue crisi di epilessia, una patologia che lo affligge da anni. Ramsay è un cuoco diventato famoso in tutto il mondo in virtù della trasmissione che in Italia va in onda da anni su Real Time. L’uomo ha abbandonato il programma che lo ha reso celebre lo scorso anno e, da quel momento, è stato chiacchierato soprattutto in virtù dei suoi guai giudiziari (ha perso una causa contro il suocero che gli è costata un milione di euro e una buona dose di pubblicità negativa).

La buona azione compiuta oggi, però, lo riporta dritto in cima alla vetta dei finti orsi. Sì perché Ramsay, dopo aver letto sui social network lo sfogo dello sfortunato cuoco rimasto senza lavoro, ha deciso di andare in suo soccorso e gli ha offerto una possibilità per ricominciare daccapo. “È assurdo tu sia stato licenziato, ti offrirò un lavoro”. Ramsay dimostra così di essere un uomo rude solo all’apparenza. Dietro la scorza dura, nasconderebbe un animo sensibile al punto da averlo spinto a farsi carico di un licenziamento tanto ingiusto e averci posto rimedio. Il padre di Aaron – questo il nome dello chef che dovrebbe presto conciari a lavorare per Ramsay il prima possibile – ha dichiarato al Mail OnLine che il figlio sarebbe entusiasta della proposta di lavoro ricevuta e pronto a cominciare fin da subito:

Aspetta una sua telefonata per iniziare, mio figlio non vede l'ora di cominciare.

Del resto, la possibilità di lavorare alle dipendenze di uno chef di fama internazionale è una di quelle esperienze da cogliere al volo. Tocca a Gordon, adesso, dar seguito alla sua generosa promessa.

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