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Con Mai dire Amici e Mai dire Grande Fratello la Gialappa’s domina gli ascolti tv

La Gialappa’s Band, il gruppo autore di Mai dire Amici e Mai dire Grande Fratello, continua a mantenere saldo il gradimento del pubblico che, anche dopo l’introduzione di Diana Del Bufalo, continua a seguire con passione i programmi tv da loro proposti. Ecco gli elementi del loro successo.
A cura di Stefania Rocco
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La Gialappa's Band

Il successo della Gialappa’s Band in tv continua, come ogni anno, a veder crescere i suoi numeri. Con un’annata altalenante per Mediaset – basti vedere gli ascolti tv di Amici 10 – il gruppo di comici è riuscito ad accendere la seconda serata di Canale 5 nella quasi totalità degli appuntamenti proposti. Con Mai dire Amici, l’esperimento testato quest’anno che si è avvalso della collaborazione di Diana Del Bufalo, i risultati si sono visti fin da subito tanto da rendere possibilità l’eventualità di creare un paragone con l’altro programma simbolo del gruppo, lo storico Mai dire Grande Fratello.

Il video sulle parolacce di Mara Maionchi, nel gradimento del pubblico, si rende capace di tenere testa anche ai migliori prodotti offerti quest’anno dalla Gialappa’s che, tanto per rimanere in tema di successi televisivi, si è lanciata capofitto nella vicenda che ha colpito Andrea Cocco a seguito del tradimento di Szilvia. Oggi, a pochi giorni dalla finale di Amici 10, la Gialappa’s chiude uno degli esperimenti di maggior successo di questa stagione, portando a casa un bilancio certamente positivo.

Il successo del programma, nonostante il breve spazio concesso dalla rete, ha eguagliato quello di altre trasmissioni storiche e già precedentemente testate ed è frutto di uno studio accurato svolto dal gruppo di comici sui complessi gusti del pubblico.

Una trasmissione dissacrante, senza censure visibili, attrae quanto e forse più dello stesso programma da cui trae ispirazione perché accontenta quella fascia di pubblico sempre a caccia di informazioni che prescindano dal “politically correct” troppo spesso imposto dai programmi in prime time. Il vedere una Francesca Nicolì senza freni inibitori attira certamente più curiosità della più perfetta esecuzione classica di Deborah Di Giovanni o degli accordi super intonati della seconda classificata Annalisa Scarrone perché svincola dal pensiero comune del “volemose bene” e rende più umani quei personaggi che, altrimenti, faticheremmo a considerare come comuni. La Gialappa’s, poi, riesce a far coincidere questi elementi con una sagacia difficilmente recuperabile altrove. Il successo, dunque, è più che meritato.

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