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Con gli UFO non si sbaglia mai e Studio Aperto lo sa

Lo speciale in seconda serata di ieri era dedicato, in generale, ad un argomento “esclusivo”: extraterrestri. Come poter accettare una redazione che propini certe notizie senza un briciolo di contraddittorio?
A cura di Andrea Parrella
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E' quasi un ricordo di infanzia quella L enorme, logo di ogni approfondimento venga in testa a quelli di Studio aperto, quello che si oserebbe definire un Tg che scotta . Ricorda Lucignolo, antesignano di ogni speciale dalla Grande elle. Già si immaginano le scene, riunioni di redazione infinite in cui si impiega più tempo a trovare un nome per la rubrica che cominci per L anziché delineare l'argomento della rubrica stessa. Uno speciale sulla detenzione si chiamerebbe Lavitola, quello sui balli caraibici Lambada, quello a sfondo religioso Lutero; l'altro, incentrato, sul mondo delle ostetriche, L'utero. Esiste anche una lontana possibilità che si scelgano prima i nomi e poi gli argomenti. Anzi, visti i risultati pare la cosa più probabile.

Lo speciale Live – Nel blando mercoledì d'agosto che fu ieri, in seconda serata si presenta davanti ai miei occhi questo speciale Live. Il sottotitolo è Oltre la scienza: alla scoperta dell'incredibile. Provando a tirare due somme si riesce a capire, pur senza averlo visto, a che cosa si possa andare incontro. Per puro spirito di contraddizione verso il mio pregiudizio ho deciso di guardare. Si parla naturalmente di extraterrestri. L'argomento è dotato di straordinarie proprietà magnetiche, attira il telespettatore di estrazione variegata perché capace di generare curiosità in chi non sia scettico e riso in chi, al contrario, vuole proprio vedere dove vogliano arrivare.

Fonti che scottano – I servizi di ieri sera avevano come pretesto il convegno tenutosi a Pescara, dalla locuzione Contatti extraterrestri. Vale a dire una semplice cosa, cioè che a questo convegno si sarà radunato un folto gruppo di studiosi anticonvenzionali che, in opposizione ai loro antagonisti che di extraterrestri non vogliono sentir parlare, partono dal presupposto che forme di vita altre esistano: non se ne deve dimostrare l'esistenza, quanto più che altro la non esistenza. Possono essere convegni interessanti, ci si troverà qualcuno fuori di testa, così come ad un convegno di scienza convenzionale qualsiasi.

Piramidi e servizi segreti – Da qui ad incentrare una puntata intera di una trasmissione su questo convegno, senza chiedere un contraddittorio, trasformando il possibilismo di alcune tesi nella base da cui partire per fare talune analisi, è cosa per la quale la redazione di Studio Aperto meriterebbe bacchettate sulle mani. Starà anche bene sentire che è improbabile le piramidi egizie siano state costruite da umani, che ci deve essere qualcosa che non sappiamo; non è tanto corretto spingersi a credere, sulla base di un teschio deforme ritrovato, che delle forme extraterrestri ci siano state di sicuro e che ci sia un potere occulto (probabilmente gli Stati Uniti) che ce le voglia tenere nascoste, o almeno inimicarcele.

Nessuna inquisizione – L'attendibilità non si vuole discutere, né urlare alla caccia alle streghe. Dare però spazio, in maniera tanto parziale, ad un argomento di questo tipo, resta un lavoro approssimativo, fatto più perché l'argomento ha sempre un certo appeal sul pubblico, perché fondamentalmente gli UFO. Con gli UFO non si sbaglia mai.

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