Compensi Sanremo 2019, Fiorello: “Ci si indigni per chi ruba, non sui cachet dei conduttori”
Fiorello difende Claudio Baglioni, Virginia Raffaele e Claudio Bisio in seguito alla polemica, ormai datata, che coinvolge ciclicamente i conduttori del Festival di Sanremo. Nel corso di una story pubblicata su Instagram, lo showman ha invitato alla riflessione quanti accusano i conduttori di “rubare soldi ai contribuenti”. Accade ogni anno che, di fronte alle cifre previste per i cachet dei padroni di casa, si sviluppi quasi autonomamente una polemica. Questa volta è Fiorello a intervenire in difesa della categoria “artisti”.
Fiorello difende Claudio Baglioni e la sua squadra
“Perché i giornali e la gente si indignano con i conduttori del Festival di Sanremo Claudio Baglioni, Claudio Bisio e Virginia Raffaele per i compensi? E perché non ci si indigna allo stesso modo verso i delinquenti che rapinano, per quelli che non pagano le tasse (e quindi rubano soldi ai contribuenti) o per i politici che mangiano con le mazzette sulle opere pubbliche?” si chiede lo showman sui social, approfittando del vasto seguito di cui gode per inserirsi all’interno di una polemica più che mai attuale. E prosegue:
A quelli che si indignano, vorrei dire che Baglioni ha una carriera di anni e anni. Tutti i personaggi partono da zero e poi alcuni ce la fanno. Io sono riuscito da solo… Parlo perché c'è stato un momento della mia vita in cui non guadagnavo niente. Ora sì, pago le tasse e mi dovrei vergognare? C'è una legge di mercato per la quale, se Baglioni porta tantissimi soldi alla Rai, come ha già dimostrato l'anno scorso, guadagna questo. Io vorrei chiedere onestamente ad uno che è stipendiato (e che magari fa fatica) ‘se tu avessi avuto velleità artistiche e ce l'avessi fatta, oggi che faresti, diresti non voglio soldi, non li merito?'. L'artista non è un lavoro che possono fare tutti. Lo fai se hai talento, come Baglioni, Bisio e Raffaele che oggi guadagnano soldi, mica li rubano… Ma vengono messi sulla pubblica piazza e martoriati, vituperati, lapidati dalla gente che guarda e si indigna.
L’appello agli aspiranti artisti
In conclusione, Fiorello si rivolge a quanti sperano un giorno di poter lavorare come artisti: “Parlo a te, che fai la gavetta nei locali, provini per i talent, che magari frequenti una scuola di recitazione per inseguire il tuo sogno. Se un giorno ce la farai, e te lo auguro, sappi che finirai sul giornale e ti incolperanno perché in Italia chi ce la fa è uno str**zo, un cogl*** che ruba i soldi dei contribuenti”. Parole pesanti che però, mai come in questo periodo, rimbalzano sui social da una bacheca all’altra.