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Come è morta Elena Ceste? “La svolta è vicina, arriverà da un piccolo particolare”

A Pomeriggio 5, Benedetta Delogu ha svelato un’indiscrezione che sembra circolare sin dal pomeriggio. Il caso della morte di Elena Ceste sarebbe vicino ad una svolta. Tale svolta, però, non sarà causata dai risultati dell’autopsia ma da un piccolo particolare. Giangavino Sulas ha aggiunto: “A Costigliole si sente il tintinnio delle manette”.
A cura di D.S.
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Barbara D'Urso, nel corso di Pomeriggio 5, ha fatto il punto sul caso di Elena Ceste. Sono state fatte diverse precisazioni su alcune notizie che sono state diffuse nel corso degli ultimi giorni.

I messaggi anonimi – Si è parlato dei messaggi anonimi ricevuti dal medico di Elena Ceste. Gli sms accusavano Don Roberto Zappino di aver rapito la donna. In principio c'è stata molta confusione circa la cabina telefonica da cui erano stati inviati. Alcuni sostenevano fossero stati scritti nel paese natale di Michele Buoninconti, altri invece parlavano di una cabina telefonica pugliese. Il Procuratore ha chiarito che i due famosi messaggi sono stati inviati da un telefono pubblico di Corato, cittadina che sembrerebbe non avere alcun legame con le persone coinvolte in questa vicenda. Si potrebbe, dunque, trattare dell'opera di un mitomane.

Come è morta Elena Ceste? – Negli ultimi giorni si è diffusa la notizia secondo la quale Elena Ceste sarebbe morta per asfissia, in circa 30 secondi e per mano di un uomo. Il medico legale, però, non ha né smentito, né confermato questa ipotesi. Ha ribadito, infatti, che il corpo era in avanzato stato di decomposizione, dunque, è difficilissimo dire come sia deceduta. Non è vero, quindi, che l'autopsia avrebbe accertato la morte per soffocamento.

Il telo verde – Si sta indagando anche sul frammento di telo trovato vicino al corpo e che potrebbe aver avvolto il cadavere di Elena Ceste. Il frammento sarà comparato con i teli presenti nella serra di Michele Buoninconti. Il Procuratore, però, ha spiegato che non c'è alcuna prova che quel telo verde provenga dalla casa in cui Elena viveva insieme al marito.

"Il fegato era intatto e c'erano fratture al cranio" – Secondo quanto affermato da Giangavino Sulas, il fegato sarebbe stato l'unico organo ritrovato intatto. È vero, anche, che erano presenti fratture sul cranio, ma è difficile comprendere se siano state causate da un corpo contundente o dall'impatto delle ossa con sassi e detriti.

La donna fotografata con Michele Buoninconti: "Non sono la sua amante"

Un'inviata di Pomeriggio Cinque ha intervistato Romina, la donna dai capelli biondi fotografata con Michele Buoninconti. La donna ha dichiarato:

"Elena aveva sempre un sorriso sulle labbra. Parlava con i suoi bimbi, giocava come tutte le mamme. L'ho vista qualche settimana prima. Ci salutavamo, guardavamo i bambini giocare. Non sono assolutamente l'amante di Michele, come parlo con lui parlo con mille persone. Sono andata a casa sua una sola volta a portare i compiti ai bambini e a fare le condoglianze. Ora è solo, deve fare tutto lui, deve fare da papà e da mamma. Secondo me non è stato Michele ad uccidere Elena perché ci rimettevano i bambini. Lei è sempre stata una brava mamma e con quattro figli  è difficile cercare altre storie, è un bell'impegno."

Siamo vicini ad una svolta? – Benedetta Delogu ha spiegato che nel pomeriggio è circolata la notizia secondo la quale  la svolta sarebbe ormai vicina. Ha spiegato, inoltre, che si arriverà ad una soluzione non tanto per quello che verrà fuori dall'autopsia – date le condizioni del corpo – ma grazie ad un piccolo particolare. Giangavino Sulas ha aggiunto:

"Il particolare potrebbe essere il campione di terreno. Te l'ho detto che a Costigliole si sente il tintinnio delle manette. La svolta accadrà all'alba…non so di quale giorno, ma in genere arriva all'alba."

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