Claudio Lippi si vendica con Savino e distrugge la maglia dell’Inter autografata
Claudio Lippi è tornato a "Quelli che il calcio" dopo il disappunto della scorsa settimana scaturito dallo scherzo fatto dall'inviato Alessandro di Sarno, che con la complicità di sua figlia gli aveva invaso casa, organizzato una festa e rotto alcune cose, tra cui le doghe del letto. Lippi, che la settimana scorsa imitava il calciatore Moscardelli e che si arrabbiò non poco dicendo a Savino "Se lo facevi a Linus non lavoravi più, Beldì, ti rimando la Cabello", oggi si è parzialmente vendicato, anzi si direbbe più che parzialmente. Durante un collegamento dal camerino del conduttore, con fare mefistofelico, ha mostrato una maglietta dell'Inter a cui Savino teneva tantissimo, perché autografata dal nuovo presidente indonesiano Thoir e dal suo mito calcistico Javier Zanetti.
Senza mezzi termini, Lippi ha cominciato a parlare di decoupage, una bella tecnica di taglio degli oggetti per realizzare dei pacchi regalo. E così, prendendo la maglietta, ha cominciato a tagliarla a strisce senza pietà, suscitando un'espressione in Nicola Savino, che parla oggettivamente da sola. Dopo pochi minuti Lippi rientra in studio e svela tuttavia di aver fatto solo uno scherzo: la maglietta autografata è rimasta intatta, quella tagliata era solo un facsimile.