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Ciacci a Zazzaroni: “Non condivido ciò che ha detto. Basta ruoli nel ballo, siamo nel 2018”

Il concorrente di Ballando con le stelle replica al giudice che ha scelto di dare uno “zero” a lui e Raimondo Todaro. Zazzaroni, accusato di omofobia, si difende: “Ho valutato solo il ballo”. Todaro: “Ivan è stato frainteso”.
A cura di Valeria Morini
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Siamo soltanto alla seconda puntata di Ballando con le stelle 2018, ma la polemica è già servita. Sul programma incombono accuse di omofobia, rivolte al giudice Ivan Zazzaroni che nella serata del 17 marzo ha deciso di non votare la coppia formata da Giovanni Ciacci e Raimondo Todaro, attribuendo così automaticamente uno zero. La questione è stata molto dibattuta sui social e ha scatenato anche l'intervento di esponenti della politica, ma come l'hanno presa i diretti interessati? Ciacci ha commentato l'episodio nella puntata di oggi di Detto Fatto (in cui affianca Caterina Balivo), con un'affermazione che ha poi riportato sulla sua pagina Facebook:

Non condivido quello che ha detto Zazzaroni. Ma ho fatto della mia vita una scelta di tolleranza e libertà. Non condividendo quello che ha detto, accetto quello che dice perché ognuno è libero di esprimersi come vuole. Io sono in pista a Ballando con le stelle perché voglio dimostrare che il ballo è libertà, non voglio stare legato a niente. Accetto quello che dice Ivan, non lo condivido ma ne prendo atto.

Basta ruoli nel ballo, dice Ciacci

Il costumista ed esperto di immagine commenta inoltre la polemica con Zazzaroni sulla presunta omofobia spiegando essere a Ballando con le stelle per ribaltare i consueti ruoli "uomo-donna" nella danza, sottolineando tuttavia di non voler portare alcuna connotazione politica alla sua esperienza nello show.

I ruoli non sono definiti perché siamo una coppia di due uomini che ballano, che sta facendo spettacolo. Quello che voglio proporre io è una interscambiabilità di ruoli. E ci sarà. Noi dev'essere ballo. Chi fa che cosa: ma chissenefrega nel 2018. I ruoli li lasciamo stare. Bisogna smettere di dare i ruoli. I ruoli non ci devono essere più, almeno per quello che riguarda la mia esibizione nel ballo.  Io non condivido quello che ha detto Ivan e non lo condividerò mai. Però lo rispetto e lo accetto. Mi dispiace quando una persona viene attaccata, ma deve essere cosciente di quello che dice e prendersi il peso delle sue parole. Io sono in pista per ballare come Giovanni Ciacci, non rappresento e non voglio rappresentare nessuno. Non voglio la politica nel ballo. Ballando è un programma per famiglie, voglio ballare per me e per tutti.

Raimondo Todaro difende però Zazzaroni

A Detto Fatto, sempre nella puntata del 19 marzo, è intervenuto anche Raimondo Todaro, il maestro di ballo che affianca Ciacci nella sua avventura nel talent show. Chiamato da Caterina Balivo a parlare della figlia Jasmine in occasione della Festa del papà, Todaro è intervenuto anche sulla querelle e ha voluto difendere Zazzaroni, pur dicendosi preoccupato per la questione punteggio: "Secondo me è stata travisata l’idea di Ivan e a un certo punto non si è più spiegato bene. Lo conosco e non si merita tutto questo. Si è dato la zappa sui piedi quando ha detto che l’esibizione è invotabile, è un discorso che aveva fatto anche la settimana scorsa, non è giusto che metta zero, non lo accetto, anche solo per l’impegno che ci mettiamo. Sono convinto che sia stato frainteso, però ora sono in una situazione di panico perché ci troviamo con un giudice in meno se lui non vota".

La replica di Ivan Zazzaroni a Un giorno da pecora

Zazzaroni, che sui social ha già più volte negato di essere omofobo, è tornato sull'argomento in un'intervista di stamattina nel programma radiofonico un Giorno da Pecora, su Rai Radio1: "Ho spiegato di non aver elementi di valutazione perché ho trovato fuori contesto una coppia che non ha ballato da coppia: i due ballavano singolarmente, uniti per qualche istante da una giacca. Mancava chimica, e non sono riuscito a valutarli. Ho il diritto di dire che una cosa non mi piace e non la capisco. Qualche anno fa, a Giorgio Albertazzi, diedi come voto dieci all'attore ma zero al concorrente". Quanto accaduto ha provocato l'intervento di alcuni politici, come Monica Cirinnà (promotrice della legge sulle unioni civili) e il senatore Pd Tommaso Cerno, che ha parlato di "Omofobia senza giustificazioni" e ha chiesto l'intervento della Vigilanza Rai.

Ho provato a chiarire con lui (Cerno, ndr) privatamente, lo spero almeno. Lui ha ‘risolto' dicendomi simpaticamente che avrebbe voluto ballare con me a Ballando e io gli ho risposto, altrettanto ironicamente, che esteticamente e fisicamente non saremmo stati un granché. Monica Cirinnà non ha visto il programma e non ha ascoltato quanto ho detto.

Secondo Zazzaroni, non ci sarebbero stati problemi con la conduttrice di Ballando con le stelle, Milly Carlucci: “Ha capito perfettamente la mia posizione, non ha detto nulla”.

Cosa ha detto Zazzaroni a Ballando con le stelle

Per la cronaca, ecco quali sono state le parole pronunciate da Zazzaroni nella seconda puntata di Ballando, al momento di giudicare Ciacci-Todaro: "L'ho trovato totalmente fuori contesto, mi sembra che appartenga a un altro programma. Ripeto che è un discorso estetico, non riesce a prendermi, non riesco a valutarlo, tant'è che forse non lo voto nemmeno. Non mi sembra la stessa gara". Dopo l'infuriare della polemica, il giornalista sportivo ha spiegato sui social: "Se per evitare di essere tacciato di omofobia (accusa intollerabile) è sufficiente attribuire un voto alla coppia Ciacci-Todaro, dalla prossima settimana lo darò. Ho espresso un giudizio sincero ed esclusivamente estetico: non si è capito o, peggio ancora, non si è voluto capire".

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