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Chi sono i nuovi Beppe Fiorello della fiction Rai

C’è stato un tempo in cui Beppe Fiorello era diventato un incolpevole luogo comune della fiction Rai interpretando qualsiasi ruolo, da Salvo d’Acquisto a Domenico Modugno, circa 20 titoli in 15 anni. Quel periodo di dominio incontrastato sembra lontano, ma la fiction Rai, nel frattempo, ha allevato una nuova generazione di volti di riferimento, da Vanessa Incontrada a Lino Guanciale, da Elena Sofia Ricci ad Alessandro Gassman.
A cura di Andrea Parrella
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Qui una volta era tutto Beppe Fiorello. In un tempo non troppo lontano da noi il ruolo di interprete per antonomasia delle fiction Rai spettava a lui, l'attore siciliano incolpevole vittima di un luogo comune che rifletteva anche una certa stagione della serialità televisiva del servizio pubblico, quelle delle agiografie di papi, santi e martiri come regola. Un tempo, insomma, in cui dalla fucina di viale Mazzini non maturavano esattamente quelli che potremmo definire prodotti di tendenza.

I numeri di Beppe Fiorello

Difficile spiegare come si sia diffusa la convinzione che facesse tutto lui, che non faceva tutto ma tanto. I numeri, però, qualcosa ci dicono. Dal 1998 al 2013 il suo nome è una presenza fissa nei palinsesti della prima rete Rai, con ruoli da protagonista in molteplici serie e miniserie Tv. In questo lasso di tempo prende parte a 19 fiction, dominando letteralmente la scena e interpretando personaggi di ogni genere, da Salvo d'Acquisto a Domenico Modugno. Solo negli anni successivi il dominio incontrastato di Fiorello sembra vacillare, "solo" 4 titoli dal 2013 al 2019, mentre la serialità televisiva si avvia verso una nuova era in cui affianca il cinema come principale forma di espressione.

In questa fase di transizione una nuova generazione di volti evergreen è andata formandosi. Non c'è più il monopolio di un solo nome e pesa molto l'immagine rinnovata della serialità Rai, più ambiziosa ed emancipata. Mentre si passava dalla "fiction", intesa come surrogato, imitazione mal riuscita del modello anglosassone, allo sdoganamento della definizione di serie Tv, iniziava una nuova stagione di nomi ricorrenti.

Le nuove leve: Vanessa Incontrada e Elena Sofia Ricci

Chi sono i nuovi Beppe Fiorello? Equamente divisi per genere, i dominatori dell'attuale scena sono individuabili in una rosa che va dai 4 ai 6 nomi. Sul fronte femminile è indiscutibile il primato di nomi come Vanessa Incontrada ed Elena Sofia Ricci, con Alessandra Mastronardi papabile enfant prodige pronta a subentrare. L'attrice spagnola è ininterrottamente al centro di progetti Rai dal 2014, da Angeli – Una storia d'amoreCome una madre del 2020, in mezzo ci sono circa dieci titoli, in media più di uno per stagione. Diversa la storia di Elena Sofia Ricci, che sebbene abbia attraversato gli ultimi vent'anni di fiction italiana (la ricordiamo in prodotti Mediaset di successo come Caro Maestro I Cesaroni) solo nelle ultime stagioni che è diventata un definitivo volto di punta Rai, grazie a progetti di lungo corso come Che Dio ci aiuti e il recente Vivi e lascia vivere di Pappi Corsicato. Merito della bravura e professionalità di entrambe, ma anche di storie personali molto forti che si sono rivelate funzionali all'esplosione di entrambe e che spiegano la popolarità e l'affetto del pubblico per Vanessa Incontrada ed Elena Sofia Ricci.

Tra gli uomini Lino Guanciale e Alessandro Gassman

Sul versante maschile Fiorello ha certamente trovato degni eredi. Primo fra tutti Lino Guanciale, il talentuoso attore di Avezzano che negli ultimi anni è stato nel cast di alcune tra le fiction di maggior successo progettate in casa Rai. Una Grande Famiglia, Che Dio ci aiuti, Non dirlo al mio capo, La Porta Rossa, L'Allieva, serie da più stagioni che hanno garantito a Lino Guanciale un tempo di permanenza infinito in prima serata, forse superiore a tutti gli altri colleghi. A breve arriverà anche il ruolo in solitaria, la consacrazione da protagonista nella trasposizione televisiva de Il commissario Ricciarditratto dai racconti di Maurizio De Giovanni.

De Giovanni fa da trait d'union per l'altro nome maschile sempre più centrale nelle dinamiche della fiction Rai: Alessandro Gassman. Anche lui non nuovo alla serialità televisiva, negli ultimi anni si è trovato al centro di progetti di respiro più ampio, tra cui proprio Una Grande Famiglia, I Bastardi di Pizzofalcone (di cui si attende la terza stagione) e la miniserie in sei puntate Io ti cercheròSe nel caso di Guanciale il successo è garantito dalla sovraesposizione (nient'affatto immeritata), quella di Gassman pare una dinamica diversa, con un affetto del pubblico nato dalla consacrazione popolare definitiva di un personaggio che, oltre alla bravura,  alla simpatia e a una manifesta propensione all'impegno su alcuni temi sociali, con il passare degli anni è riuscito finalmente a scrollarsi di dosso l'eterno paragone con il padre. Un gradino del podio che Gassman condivide con Luca Argentero, reduce dal notevole, recente successo di Doc – Nelle tue mani.

Il pubblico ha le sue responsabilità

Perché sempre gli stessi? Bella domanda. Il fenomeno è lì e va osservato, questi casi di onnipresenza potrebbero trovare ragione nelle capacità degli agenti e delle case di produzione di spingere determinati artisti, ma il merito è anche del pubblico Rai, addomesticato alla consuetudine e per consuetudine abitudinario, che spesso tende ad affezionarsi agli interpreti più che ai ruoli, stimolato da una rutilante promozione sulle stesse reti dove va in onda una fiction.

Intanto, dopo una pausa purgatoriale, Beppe Fiorello è tornato alla riscossa per gridare che non è finita e in questa stagione Rai1 proporrà due titoli che lo vedono protagonista. Questo articolo potrebbe dunque essere sottoposto, molto presto, a revisione.

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