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Champions League, Mediaset rompe un altro monopolio

Pier Silvio Berlusconi si è detto soddisfatto di aver “rotto un monopolio” che prima avrebbe favorito “una grande multinazionale straniera la quale avrebbe fatto male a tutti, dal mercato alle squadre di calcio fino ai tifosi”.
A cura di Fabio Giuffrida
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Mediaset acquisisce i diritti tv della Champions League per il triennio 2015-2018. Un'esclusiva che gli sarebbe costata circa 700 milioni di euro: dunque dovrà sborsare 250 milioni di euro all'anno mentre Sky manterrà l'esclusiva per l'edizione 2014-2015. Un colpaccio per Mediaset che mostra come il calcio sia il contenuto più importante per una pay tv ma soprattutto mette in evidenza come la "guerra" tra Sky e Mediaset sia solo all'inizio. Noi di Fanpage.it avevamo analizzato il comunicato stampa del Biscione il quale, con toni durissimi, annunciava di dover rinunciare ad un programma fiore all'occhiello della rete ammiraglia poiché i costi di cessione dei diritti sarebbero stati "triplicati", con richieste economiche "astronomiche" che alla fine avrebbe accettato un "operatore a pagamento". In altre parole: Mediaset non ha gradito di vedersi scippare il suo Italia's Got Talent da Sky, pronta a mettere sul piatto una cifra più alta per accaparrarsi i diritti di uno show televisivo che in prima serata su Canale 5 è stato un grande successo vuoi per la conduzione Belén Rodriguez-Simone Annicchiarico vuoi per la giuria di qualità composta da Gerry Scotti, Rudy Zerbi e Maria De Filippi.

Pier Silvio Berlusconi
Pier Silvio Berlusconi

Mediaset "rompe un monopolio di una multinazionale non italiana", ha dichiarato Pier Silvio Berlusconi a proposito dei diritti tv della Champions League. "C'è tanta competizione in più nel mondo della tv, ancora una volta abbiamo rotto un monopolio a vantaggio di una grande multinazionale straniera che avrebbe fatto male a tutti, al mercato, alle squadre di calcio e ai tifosi che avevano una sola Azienda per vedere quelle partite" ha dichiarato Pier Silvio Berlusconi che poi ha aggiunto: "Si tratta di un investimento che rappresenta una sfida, il calcio è l'unico contenuto che fa la differenza, averlo o non averlo, significa esistere o non esistere". Mediaset, quindi, spenderà dal 2015 ben 500 milioni di euro di diritti tv per il calcio mentre "soltanto" 100 milioni per film e serie tv, potendo contare su un bacino di 2,2 milioni di abbonati. Ora, archiviata questa vittoria, secondo i beninformati, Mediaset potrebbe "scippare" alla Rai ben due programmi: L'isola dei famosi e Reazione a catena. E' solo l'inizio di un tele-mercato che si annuncia ricco di colpi di scena.

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