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Centovetrine: ecco perchè ha rischiato di chiudere i battenti

Perchè una soap opera di successo con 3 milioni e mezzo di telespettatori e il 21% di share ha rischiato di chiudere i battenti? Perchè Mediaset avrebbe dovuto dire di no ad un prodotto che ha un target pregiatissimo e che dà lavoro a centinaia di persone?
A cura di Fabio Giuffrida
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centovetrine cast

Di Centovetrine negli ultimi mesi si è discusso parecchio. Noi di Fanpage.it abbiamo seguito da vicino la vicenda cercando di fare luce sulla vicenda e vi abbiamo proposto moltissime interviste agli attori ma anche agli addetti ai lavori, anzitutto quella al produttore esecutivo e creativo di Centovetrine Daniele Carnacina. Il problema sostanzialmente è sempre lo stesso: non ci sono più le disponibilità economiche di una volta, la raccolta pubblicitaria è calata vertiginosamente, la crisi economica che ha colpito il Bel Paese ha letteralmente "violentato" anche la tv italiana che ha dovuto cambiare musica. Si pensi ad un fatto banalissimo: dove sono finite le orchestre, i balletti, i programmi leggeri e di puro intrattenimento? Adesso anche di domenica le trasmissioni sentono il bisogno, o forse il dovere, di parlare ancora una volta dei problemi della gente, dando poco spazio a quella spensieratezza che un tempo dominava la tv (qualcuno la definiva addirittura un "mondo a parte", un "mondo dorato").

Centovetrine ha rischiato di chiudere non perchè gli ascolti non fossero soddisfacenti ma semplicemente per una questione economica (una puntata, stando ad alcune indiscrezioni, costerebbe all'incirca 60 mila euro). Per fortuna la produzione e il Biscione sono riusciti a mettersi d'accordo e, seppur con qualche taglio al budget, hanno evitato di mandare a casa centinaia di addetti ai lavori: Telecittà infatti non ha chiuso i battenti continuando a dare lavoro al fioraio, al truccatore, all'addetto alle pulizie, ai registi, agli attori solo per fare qualche esempio. Quello che tutti non riuscivano a spiegarsi è perchè un prodotto che funzionava così bene dovesse chiudere, anche perchè Publitalia non aveva alcuna intenzione di rinunciare ad un target così pregiato, quello del primo pomeriggio, dove Canale 5 si conferma leader della sua fascia oraria, una "regina" (quasi) senza competitor. Come ci ha assicurato il produttore esecutivo e creativo Daniele Carnacina, i tagli non incideranno sulla qualità della soap opera che anzi dalla prossima stagione sarà trasmessa in alta definizione.

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